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E’ singolare che Alfano e Gasparri si rifiutino di discutere di Rai e Giustizia quando non hanno fatto altro per anni, negando la crisi che ora considerano prioritaria.

Creato il 09 marzo 2012 da Slasch16

E’ singolare che Alfano e Gasparri si rifiutino di discutere di Rai e Giustizia quando non hanno fatto altro per anni, negando la crisi che ora considerano prioritaria.Il Pdl si rifiuta di discutere con il governo Monti di Rai e Giustizia, ritengono che non siano le priorità del governo tecnico, ed i due burattini di Berlusconi passano da un canale all’altro delle televisioni per dire che la priorità del governo è la crisi e la crescita.
Sono pienamente d’accordo ma non riesco a spiegarmi come mai per tre anni, ed oltre, i due paladini che vogliono sconfiggere la crisi e la disoccupazione siano gli stessi che l’hanno negata per anni.
Da sempre, per Gasparri, e da quando ha indossato i fili da pupo Alfano, si sono occupati solo ed esclusivamente del problemi televisivi dell’ex premier, ammazzando la Rai, e di quelli giudiziari del piduista per il quale hanno lavorato incessantemente con leggi anticostituzionali atte a proteggerlo.
E’ evidente a tutti, elettori del Pdl esclusi, che i due lacchè del piduista in trasferta a Mosca sono in servizio permanente effettivo dell’inquisito più grande degli ultimi 150 anni e del prescritto più famoso del mondo.
Dopo aver invaso i talk show di tutte le televisioni, esclusa Tele Malta, per anni spargendo la buona novella imposta dalla tessera 1816 della P2 e cioè che la crisi non ci riguardava, che l’Italia e le nostre banche erano forti, che il fatturato di Mediaset era alle stelle, segno evidente che la crisi non c’era,  che gli unici problemi che l’Italia aveva era una Rai di sinistra schiava dell’opposizione ed una Giustizia forcaiola che puntava esclusivamente il bandito di Arcore attraverso la magistratura rossa di Milano improvvisamente, dato che si deve rinominare la governance della Rai impongono il veto al governo Monti di svolgere il proprio dovere, di giustizia e di televisione non se ne deve più parlare perchè la priorità è risolvere la crisi economica rimangiandosi, spudoratamente, tutte le palle che hanno detto per oltre tre anni a Ballarò in particolare ed in tutti i talk show che hanno frequentato. Memorabili a tal proposito le sceneggiate da Vespa dove i servitori del caudillo hanno esplicitato le performance migliori.
Tutto ciò è evidente a tutti, esclusi una decina di milioni di italiani, talmente evidente che persino il ministro Riccardi non ha saputo esimersi dal definire il Pdl uno schifo, a parte le scuse formali che sono d’obbligo quanto la verità è eclatante ma non la si deve dire esporre per quei maledetti equilibri imposti dalla politica schifosa e corrotta.
Se non altro abbiamo avuto l’ennesima conferma che il bandito di Arcore è sceso in campo per i suoi interessi, in modo particolare televisivi e con la giustizia, e non per salvarci dai comunisti.
Aveva 7000 miliardi di lire di debiti ed un piede in galera, ha risolto sia gli uni che l’altro e tutto ciò grazie a Gasparri, Alfano e tutta la banda di parlamentari supini al caudillo oltre, ovviamente, alla decina di milioni di italiani che li hanno votati.
Tutto sommato i veri colpevoli come sempre sono gli elettori, Alfano e Gasparri fanno quello che hanno sempre fatto, rispondono ai comandi dei fili del puparo.  



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