Dopo l’Earth Hour (Ora della Terra), promosso dal WWF e tenutosi worldwide il 30 marzo scorso, domenica 22 aprile si è celebrato l’Earth Day (Giornata della Terra). Avete partecipato e coccolato la nostra cara Casa-Astronave? *
Mobilize the Earth
Per chi non sapesse, per chi non conoscesse (e il prossimo anno non avete scuse) l’Earth Day è un evento mondiale tra i più importanti nell’ambito dell’ecologia e del rispetto ambientale, nato nel 1970 e promosso dalle Nazioni Unite. Da allora la Giornata della Terra è arrivata ad essere celebrata in più di 175 paesi e si tiene ogni anno un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile appunto. E’ il giorno in cui si celebra il nostro Pianeta, l’ambiente e la sua salvaguardia, un’occasione per valutare la situazione ecologica e farne il punto con l’obiettivo di mobilitare il pianeta intero, sensibilizzare gli “astronauti” dormienti.
Il 22 aprile scorso si è celebrata la 42° edizione di questa importante giornata: si sono susseguiti eventi sparsi in tutto il mondo e a qualsiasi latitudine, volti a incentivare lo sviluppo sostenibile a favore del Pianeta e il rispetto ambientale, riunendo ben un miliardo di persone di qualsiasi credo religioso, razza e sesso.
*Casa-Astronave : Terra, il Pianeta dove noi viviamo e viaggiamo a 100.000 Km/h nel cosmo intorno alla Galassia. Al suo interno, nelle sue stive, in superficie negli “scaffali” si può trovare tutto il necessario per la nostra sopravvivenza: aria, acqua, cibo. Il tutto con un design impeccabile, toni e colori sempre trendy, meraviglia per gli occhi. Questo permette la vita a un numero sempre più alto di passeggeri che però non han ben capito alcune piccole regole da seguire, o al corso per astronauti dormivano: si stanno avvelenando da soli! Tutte le risorse, come all’interno di uno shuttle, sono limitate ed esauribili. Come se alcuni astronauti immettessero nella propria cabina fumi tossici, – non andrebbero molto lontano – e come se, oltre tutto, non si preoccupassero nemmeno della gravosa et disastrosa situazione …In Italia si sono tenute diverse iniziative quali il concerto per la Terra nella città di Napoli condividendo con tutte le nazioni che hanno festeggiato l’Earth Day 2012 il suo rinnovato impegno in campo ambientale. L’evento è stato organizzato da Earth Day Italia® e presentato da Serena Dandini. L’Earth Day Italia® si è così celebrata con un grande concerto a Impatto Zero® e a “Km Zero”.
A Km Zero perchè è andato in diretta streaming ed è stato condiviso fra tutte le nazioni partecipanti (192 paesi) senza necessità di generare spostamenti e quindi emissioni, a “Impatto Zero” grazie al progetto Impatto Zero® di LifeGate. Le emissioni di anidride carbonica prodotte dall’organizzazione del concerto – oltre 26.900 kg di CO2 – sono state compensate mediante l’acquisto di crediti di carbonio generati da interventi di creazione e tutela di circa 13.000 mq di foreste in Costarica.
Concerto per la Terra - Earth Day Italia
Hanno partecipato artisti del calibro di Enrico Ruggeri, Sud Sound System, Roy Paci, Ringo (Virgin Radio), Pino Scotto solo per citarne alcuni. Una particolare menzione va al Rezophonic di Mario Riso, nome dietro al quale si celano numerosi artisti della scena musicale alternativa italiana e progetto discografico che prevede la realizzazione di album il cui ricavato viene devoluto ad AMREF (African Medical and Research Foundation) ed utilizzato per la realizzazione di pozzi d’acqua nella regione del Kajiado tra Kenya e Tanzania. Grazie ai Rezophonic, ad oggi sono stati realizzati 128 pozzi, 13 cisterne per la raccolta dell’acqua piovana e 3 scuole.
Ma l’impegno di molti (per fortuna) non si ferma qui e non viene limitato solamente a questa giornata o ad eventi a cadenza annuale. Come cita lo stesso “pay off” del logo di Earth Day italia, “Every Day is Earth Day” (ogni giorno è una giornata per la Terra).
E’ il caso di Giuseppe Cataudo, un consulente di comunicazione digitale e web marketing specialist. Questo giovane imprenditore (che definirei un Astronauta con la A maiuscola e molto sveglio) ha avuto un’idea eccellente, all’avanguardia e di supporto a tutti: a fine 2011, parlando con un amico e imprenditore che da anni investe in energie rinnovabili e promuove la CSR (Company Social Responsability – Compagnie Socialmente Responsabili), è nata l’idea di creare una società che promuovesse tematiche di sostenibilità e lavoro etico anche nel settore ICT (Information and Communication Technology, NdR). Hanno così fatto rete, mettendo assieme le loro reciproche competenze e ad inizio 2012 hanno fondato Ecologie Digitali.
ATTENZIONE LETTORE – NETERNAUTA! D’ORA IN POI QUESTO ARTICOLO DIVENTA UNO SPOILER DELLA VIDEO INTERVISTA CHE ANDRA’ ONLINE IL PROSSIMO 11 MAGGIO!
Ecologie Digitali è un progetto multiforme di Digital Agency Ecosostenibile, che si pone l’obbiettivo di rendere internet e il settore ICT più pulito, realizzando strumenti web (siti dinamici, applicazioni mobile, etc.) e servizi legati a internet (Hosting Sostenibile, formazione digitale, …) che integrano innovazione tecnologica, utilità e basso impatto ambientale: sviluppano progetti in grado di migliorare l’impronta ecologica del settore ICT, come Hosting Sostenibile: servizio di hosting/housing alimentato direttamente da energia solare (le server farm necessitano di alimentazione e condizionamento climatico costante 365 giorni l’anno e causano il 25% di tutto l’inquinamento prodotto dall’ICT).
Hanno così scelto di lavorare in una struttura alimentata da energia solare: sul tetto della sede sono installati pannelli che forniscono energia pulita direttamente ai loro uffici. In più, investono in fonti rinnovabili: oltre all’utilizzo diretto, il gruppo di Ecologie Digitali produce oltre 1 Megawattora l’anno di energia elettrica che viene immessa nel circuito elettrico nazionale e può quindi essere utilizzata dall’intera comunità.
Trasmettono inoltre questa visione sostenibile ai loro clienti attraverso consulenze approfondite e progetti mirati ad una crescita tecnologia sostenibile: ad esempio promuovendo la digitalizzazione documentale e sviluppando software e siti web con linguaggi e tecnologie OpenSource.
Un sorta di “circolo virtuoso” che si riassume nel loro “pay off” aziendale (quanto mi piacciono questi “pay off”!): “+web +design +marketing -CO2″.
Ecologie Digitali
Preparando l’articolo – video intervista per il prossimo Undici dell’11 maggio, ho chiesto a Giuseppe Cataudo cosa significa Digital Agency ecosostenibile e quale sia la loro filosofia, mi ha risposto così:
Per quello che riguarda la nostra Filosofia “operativa”, uso un binomio che ho inventato pensando al nostro modo di lavorare:
«Crediamo nell’Ecologia Energetica tanto quanto nell’Ecologia Progettuale».
Di Astronauti così, ne abbiamo davvero bisogno e in numero sempre maggiore! Non perdetevi la video intervista di Giuseppe Cautaudo, Co-fondatore di Ecologie Digitali, online nel prossimo numero de L’Undici, l’11 maggio.