Anche se non stiamo parlando di un’artista che ha legato la sua carriera al fenomeno della discomusic, non possiamo non ricordare l’esperienza fortunata di Eartha Kitt [1] con il suo singolo Where Is My Man del 1983, brano che ebbe un successo notevole nelle discoteche europee e americane per più di un anno, permettendo all’attrice e cantante americana di tornare a pubblicare un 45 giri dopo 15 anni (l’ultimo era in italiano, Che vale per me, con il quale partecipò al Festival di Sanremo del 1968 in coppia con Peppino Gagliardi) e a entrare nelle classifiche inglesi dopo ventotto anni (nel 1955 con il brano Under The Bridges of Paris). Il successo di Where Is My Man le valse la permanenza nella UK charts e la fine di un ostracismo statunitense, dopo le sue dichiarazioni e azioni contro la Guerra nel Vietnam del 1968. Il singolo fu pubblicato in America nel 1984, entrò nella Top 10 del Billboard Hot Dance Club Play, raggiungendo la 7ª posizione e rimanendo in classifica per 14 settimane. Scritto da Bruce Vilanch, Fred Zarr e Jacques Morali, Where Is My Man fu prodotto da Morali, musicista francese trapiantato negli USA dove si impose come uno dei primi padri della discomusic inventando gruppi del calibro dei Village People e delle Ritchie Family. Eartha Kitt insieme a Morali pubblicò nel 1984 un album I Love Men dopo quattordici anni di silenzio e vi inserì il singolo del momento. La canzone ripropose diversi marchi di fabbrica di Eartha Kitt, quale il purring sound del personaggio Catwoman, da lei interpretato nella serie televisiva Batman degli anni ’60, unito all’inconfondibile timbro vocale che le valse la celebre definizione di Orson Welles “the most exciting woman in the world”.
© Marco Vignolo Gargini
[1] http://marteau7927.wordpress.com/2008/12/26/eartha-kitt-1927-2008/
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