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Ebola: ancora gravi le condizioni del medico italiano contagiato. Ma la Glaxo testa con effetti positivi il vaccino.

Creato il 27 novembre 2014 da Ilnazionale @ilNazionale

ebola127 NOVEMBRE – Resta ricoverato in condizioni gravi, ma stabili, il medico italiano contagiato dal virus Ebola mentre era in missione con Emercency in Sierra Leone. L’uomo, di cui si sa solo che ha 50 anni e che operava come volontario nello staff dell’organizzazione, risulta essere il primo contagiato italiano ed è tenuto sotto osservazione in un’area completamente deserta dell’ospedale romano “Spallanzani” .

Per riportarlo in Italia e sottoporlo alle cure –tuttora sperimentali-, il medico è stato trasportato su di un Boeing KC-767 del 14esimo Stormo, in una barella speciale a tenuta stagna e sotto la costante sorveglianza di un’équipe di 25 medici specializzati nel contenimento dei virus e delle malattie contagiose per conto dell’Aeronautica Militare. Proprio dall’Aeronautica arriva la precisazione che la barella in questione verrà principalmente smaltita, e le parti che non possono essere distrutte saranno bonificate, per evitare che il virus possa trasmettersi. La trasmissione dell’Ebola infatti, avviene per contatto con liquidi e fluidi rilasciati dal corpo del malato, quindi anche toccando il sudore dei malati. Ora, il contagiato italiano si trova in una stanza a pressione negativa, concepita in modo tale da consentire all’aria di entrare, ma non di fuoriuscire, sebbene gli esperti assicurino che il virus non si propaghi per via aerea. Nessun contatto è possibile con gli altri degenti del nosocomio romano.

ebola 2
Nel frattempo; la multinazionale GlaxoSmithKlein ha predisposto un vaccino sperimentale che sembra garantire ottimi risultati su coloro che vi si sono sottoposti. Si tratta di venti persone, di età compresa tra i 18 e i 50 anni, che hanno dimostrato di aumentare il numero degli anticorpi atti a contrastare due diversi ceppi di Ebola –Ebola Sudan e Ebola Zaire- dopo essersi sottoposti alla vaccinazione.

Il virus fa paura. Spaventa anche le forze militari europee e statunitensi. Proprio USA e Gran Bretagna risultano essere tra i principali investitori che hanno sovvenzionato la ricerca per far fronte alla diffusione dell’Ebola. Daniel Bausch, ricercatore alla Tulane University, che ha commentato con entusiasmo i risultati delle ricerche sull’Ebola ma anche raccomandato di restare cauti circa gli esiti della sperimentazione, in quanto non ancora definitivi. Un altro vaccino GlaxoSmithKline, contro il ceppo Zaire, è attualmente in fase di studio in Mali, Inghilterra e Svizzera, mentre uno della NewLink Genetics, società dell’ Iwoa, verrà testato in Maryland.

Silvia Dal Maso

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