Ebola, un’infermiera spagnola contagiata. È il primo caso fuori dall’Africa
di Gabriella Maddaloni
Di Gabriella Maddaloni. C’è stato a Madrid, Spagna, il primo caso di contagio Ebola fuori dall’Africa. Ad esserne colpita è stata un’infermiera spagnola di 44 anni, facente parte dell’equipe che curava il missionario Manuel García Viejo, ammalatosi in Africa e morto in Spagna il 26 settembre.
Lo riporta Ana Matos, ministro castigliano della Sanità: “Stiamo lavorando per chiarire la fonte del contagio, seguendo strettamente i protocolli. Siate certi che si stanno adottando tutti i mezzi necessari per garantire la sicurezza della popolazione”.
L’infermiera, sposata e senza figli, ha riportato i primi sintomi della malattia il 30 settembre, e si è subito rivolta al Servizio di prevenzione dei rischi sul lavoro. Ricoverata inizialmente nella struttura madrileña di Alcorcón, la donna verrà a breve trasferita all’ospedale Carlos III, lo stesso dove fu degente García Viejo. L’unico sintomo che l’infermiera ha del virus è la febbre, per ora. Oltre a lei, la Spagna conta 2 precedenti casi di Ebola: i missionari García Viejo e Pájares, entrambi morti per la malattia.
Intanto, in Sierra Leone la situazione è sempre più tragica: 121 decessi solo domenica. Il governo ha così deciso di aumentare le forze di polizia aggiungendo 780 agenti, per far sì che le persone infette a Port Loko e Moyamba, 2 zone particolarmente colpite dal virus, la gente non scappi e diffonda la malattia. Tra gli ultimi contagiati, c’è anche un volontario norvegese di Medici senza frontiere, che sarà rimpatriato per essere curato. Lo riferisce la stessa ong.
Falso allarme invece nei Paesi Bassi, dove il presunto paziente affetto da Ebola si è poi rivelato essere colpito “solo” da malaria. L’uomo, che dalla Sierra Leone era giunto ad Amsterdam e da lì si era diretto a Dordrecht, è risultato negativo al test sull’Ebola. Lo fa sapere il sito NlTimes.