Di Roberta Miele. Il caso di lebbra riscontrato ad un bengalese nel trevigiano è, ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, “sotto controllo e non c’è nessun allarme, ma l’ attenzione sanitaria resta al massimo anche sul fronte di Mare Nostrum”.
La direzione generale regionale veneta ha attivato tutte le forme per la prevenzione della malattia. L’incubazione va dai 2 ai 21 giorni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda “il rafforzamento della sorveglianza delle malattie infettive, incluse le patologie compatibili con Ebola, e l’accurata analisi di pattern insoliti di malattia allo scopo di rilevare tempestivamente l’identificazione e la segnalazione di malattie di interesse del Regolamento Sanitario Internazionale del 2005″. Inoltre il virus può rimanere attivo a livello spermatico per 49 giorni.
“E’ una realtà scientifica – ha asserito Zaia - con la quale è meglio confrontarsi seriamente, evitando infondati allarmismi, anche a livello delinquenziale, come quello circolato ieri nella rete, ma anche non facendoci distrarre dagli #statesereni che secondo noi stanno circolando con eccessiva faciloneria, anche da qualche fonte sanitaria. Il giusto atteggiamento – ha continuato – è di serena ma vigile attenzione. E’ quello che stiamo facendo in Veneto, ed è l’atteggiamento più confacente a non far circolare inutili timori tra la gente che, almeno qui in Veneto, deve sapere che nulla verrà nascosto e che ogni situazione verrà affrontata con tempestività e professionalità da ogni ingranaggio del sistema sanitario regionale”.
Riguardo l’operazione Mare Nostrum, Zaia ha accusato lo Stato di non occuparsi dei migranti dopo l’arrivo in Italia. “Andando avanti così - ha aggiunto - si calpesta prima di tutto proprio la dignità dei migranti, si mettono in croce le amministrazioni locali, e si mette a rischio la salute pubblica. Il fallimento di questa operazione – ha concluso il governatore del Veneto - è purtroppo sotto gli occhi di tutti, ma le autorità nazionali, visti anche i notiziari del mattino, assomigliano sempre di più all’orchestrina del Titanica che suona allegramente mentre il transatlantico affonda”.