Forse qualcuno di voi rimarrà, come dire, scioccato da quello che sto per dire, soprattutto visti alcuni miei precedenti articoli, ma quella che sto per dirvi è la pura e semplice verità. Niente giustificazioni, niente inutili scuse.
Da giusto una settimana sono sbarcato nel mondo degli ebook. Un passo meditato da molto tempo, non lo nego, ma era anche ora che lo facessi. Cominciavo ad avere già più di qualche libro in formato elettronico, e mi sarebbe dispiaciuto lasciarli lì a friggere dentro l'hard disk. E avevo anche tentato di leggerli al computer, ma ben presto i miei occhi chiesero pietà e confessarono pure di aver commesso atti impuri con Satana, Valeria Marini, Alfonso Signorini insieme (brrrrrr). Non contiamo poi la scomodità di tale lettura.
Fin qui, e ve lo concedo, potrete dirmi: be', potevi comprarteli quei bei libri. Ed è questo il punto: sono in possesso di ebbok che non vengono più stampati in forma cartacea (buffo, eh?!). Pensavate che non ci avessi provato anche su Amazon, eh?! Ma anche lì sono magicamente scomparsi; il ché a un certo punto mi fece perdere ogni speranza.
E poi scusate, se posso scaricarmi gratis (e in piena legalità) una buona quantità di letteratura che altrimenti mi sarebbe costata un po', perché non approfittarne?
(Qualcuno ha parlato di Project Gutenberg?)
Detto questo, mi trovo a essere molto soddisfatto di aver fatto tale scelta. Però è giusto anche dire che il libro, nel sua vera forma, ha un fascino senza eguali. Il profumo delle librerie e il contatto diretto con la pagina e con il suo contenuto sono aspetti, per quanto nostalgici, che non i faranno mai abbandonare il formato cartaceo.
Di certo non farò a meno della carta e della mia ingombrante e fantastica libreria casalinga, anche perché ci sono ancora così tanti volumi da leggere e comprare che mi riesce difficile immaginarne il numero esatto.
Detto questo, vi auguro buona lettura.
Keep calm and read a e/book ;)
E.