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Ecce bombo

Creato il 03 settembre 2010 da Robydick
Ecce bombo1978, Nanni Moretti.
Perché il titolo? Lo dice lo stesso Nanni (fonte): "Mi avevano raccontato di uno straccivendolo che andava in giro urlando così. Avevo un orribile titolo alternativo: Sono stanco delle uova al tegamino. Solamente un suono..." . Solo un suono quindi, che si farà sentire un paio di volte.
E' il suo secondo lungometraggio. Dopo il sorprendente "Io sono un autarchico", Moretti fa un altro film sul mondo giovanile anni '70 che, nota bene, è coevo, fatto e distribuito negli stessi anni '70. Voleva essere nelle sue intenzioni un film drammatico ed invece è diventato un film comico.
Comico forse è un po' esagerata come definizione, anche se è innegabile che fa ridere, in certi momenti a me è risultato irresistibile. Un gruppo di giovani, amici, tra i quali lo stesso Moretti che interpreta il protagonista, l'ormai famoso Michele Apicella, annoiati dei loro stessi sogni di rivoluzione, figli disubbidienti ma anche alcuni già sposati, in piena crisi d'identità, tentativi di risolvere qualcosa con discussioni a dir poco sterili nelle "riunioni dell'autocoscienza", in mezzo tante piccole e grandi considerazioni sull'italia del tempo che ancora oggi suonano come una satira certe volte persino feroce.
Guardava avanti poi. Radio libere dove i giovani tentano un dialogo anche a distanza, prime televisioni libere che puntano su argomenti impossibili alla rai.
Di quegli anni Moretti è il miglior interprete e anche, se me lo permette, disincantato dissacratore, ma non demolitore. I suoi personaggi sono certo comici ma sono ancora giovani che s'interrogano sui massimi come sui minimi sistemi. Moretti è uno di loro, scherza senza umiliare e il silenzio finale è senso d'impotenza, mancanza di soluzione che però va cercata, non ci sono alternative, "... ma che dice?!? rossi e neri non sono uguali, vi meritate Sordi vi meritate! ... ".
Bello, divertente e molto originale, come il suo primo film.
Moretti è un personaggio particolare, a molti dà fastidio, a destra e a sinistra, a me invece piace, molto.
p.s.: non potevo credere ai miei occhi quando ho visto Giampiero Mughini interpretare una specie di "gagà radical chic" di sinistra, pure molto bene!

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