Stigmatizzare il comportamento, violento, dei deputati grillini è facile. Difficile è rendersi conto dell’eccesso d’autorità, se c’è stato, della presidenza della Camera che, ricorrendo alla cosiddetta “tagliola”, ha posto fine all’ostruzionismo del MoVimento Cinque Stelle nei confronti del decreto legge Imu-Bankitalia. Il presidente della Camera lo ha fatto adducendo la motivazione che se l’Aula non avesse votato entro la mezzanotte, si sarebbe dovuta pagare la seconda rata dell’Imu. Ecco, il presidente della Camera non può svestire i panni di garante per entrare nel merito di una decisione tutta politica; il suo compito è garantire la votazione, non l’esito della stessa. 163 deputati iscritti a parlare sono troppi. Ma una conferenza dei capigruppo non può finire senza intese a poche ore dalla scadenza di un decreto così delicato. La tagliola si doveva evitare, Boldrini non è stata un buon arbitro.