ECCEZZZZZZZIUNALE VERAMENTE
Nel Pdl, conta di più essere ciellini che aennini. E’ un dato di fatto.
Se lo ricorderà la Polverini. A lei non hanno riservato un trattamento di fiducia, l’hanno sfiduciata, fatta decadere, mentre al celeste lombardo, cattolico, ciellino doc, è stato riservato un trattamento con guanti di velluto.
Rimane come presidente della Regione Lombardia e cambia solo la giunta. Dice che rimane a difendere l’eccellenza. Ma quale eccellenza? Quella mafiosa? Anche altre Regioni sanno governare bene e forse meglio senza tanta arroganza e supponenza. Ne abbiamo piene le tasche della “sua eccellenza”.
Formigoni è intoccabile, senza peccati, puro come un angelo, al di sopra di ogni sospetto. Come fa a sostenere che tutti i casi di corruzione, sinora scoperti nella sua giunta e nel suo consiglio regionale, sarebbero dei fatti personali, affari privati che non coinvolgono la politica della sua amministrazione, quando tra i suoi stretti collaboratori ci sono alleati della mafia? La mafia in giunta regionale non è un affare privato, la mafia è un male comune, non un affare privato!
Si può fare? Si può azzerare la giunta e lasciare il Presidente di prima? Il Presidente come tale è intoccabile? E allora perché la Polverini che si è sempre proclamata innocente e all’oscuro di tutto quello che succedeva nella giunta e nel consiglio regionale, come Formigoni, è stata sfiduciata? E la Polverini non odorava di mafia.
Probabilmente perché Formigoni sfodera l’arma del ricatto contro i legaioli. Sa usare il suo potere di “eccellenza”, toccando il punto di debolezza degli alleati, le cadreghe: «Se cado io, cade anche il Piemonte e il Veneto» E per quali motivi? Perché governano insieme? Non è sufficiente si dovrebbe dimostrare che anche in Piemonte e Veneto ci sono legami con la mafia, ruberie e quant’altro, e solo allora potrebbe venir meno il patto di fiducia anche nelle altre regioni.
I legaioli sono davvero di carta, tigri di carta straccia, basta un soffio del celeste, leggermente minaccioso con il sottofondo di ricatto, perché cedano e lo salvino, reincoronandolo sul suo trono lombardo. Per salvare le cadreghe, il carroccio è andato a ruote all’aria. Chissà come si sentono i sostenitori della Lega dura e pura! L’impressione è che, con queste scelte, la Lega maroniana sia finita prima di nascere.
Fatto sta che la Polverini è stata buttata nella rogo e bruciata, mentre Formigoni che si trova nelle stesse condizioni, se non peggio, visto che si è seduto per anni con dei mafiosi, viene di nuovo innalzato ai troni celesti.
La differenza probabilmente sta in quel Ciellismo, in quella forza cattolica che riesce a tenete insieme tutte le baracche, anche le più malandate, purchè cattoliche.
In questa Italia, pur di restare sulla sedia, se ne inventano di tutti i colori. Si azzera una giunta e si salva il presidente. Chissà quali meriti avrà questo presidente salvato. Certamente l’arroganza, la supponenza e la presunzione di essere l’eccellenza. D’ora in avanti lo chiameremo sua Eccellenza, il titolo che si attribuisce ai Vescovi. Poi arriveremo a Sua Eminenza, il titolo dei Cardinali e a Sua Santità, a fra poco.
Davvero possiamo dire che il radical chic Formigoni, con la sua costante autoassoluzione, è «eccezzzzzziunale veramente»!!!