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Ecco com’è morto Gheddafi

Creato il 20 ottobre 2011 da Dailyblog.it @daily_blog

Di Paolo Gallazzi il 20 ottobre | ore 16 : 39 PM


Ecco com’è morto Gheddafi

Muhammar Gheddafi è morto. La guerra è finita. E’ lo stesso Cnt a dare ufficialmente la notizia della cattura dell’ex dittatore alla caduta di Sirte, ultima roccaforte dei lealisti, e dalla morte, a cause delle ferite riportate alle gambe, sopravvenuta durante il trasferimento in ospedale.

Le versioni, spesso contrastanti, di quanto accaduto si sono succedute l’una dopo l’altra ad un ritmo frenetico durante la giornata, ma ora appare quanto accaduto. Poco prima della caduta di Sirte il rais, nascosto in città, aveva tentato la fuga per sfuggire alla cattura. Ad ostacolare il movimento del convoglio un primo raid di elicotteri Nato, a supporto dell’avanzata dei ribelli, che ha tagliato al Colonnello la via di fuga. Un secondo raid, sempre Nato e sempre di elicotteri d’attacco, ha causato il ferimento di Gheddafi, raggiunto alle gambe da alcuni proiettili. Catturato ancora in vita, insieme con il figlio Muttasim, l’ex dittatore si sarebbe spento durante il trasferimento in ambulanza verso l’ospedale di Misurata.

La caduta di Sirte e la fine di Gheddafi possono essere di sicuro considerate la fine simbolica della guerra in Libia e viste come la liberazione definitiva del Paese.

Sirte è stata liberata. Non ci sono più forze di Gheddafi in città. Stiamo dando la caccia ai suoi miliziani che tentano la fuga

Sono state le parole del colonnello Yunus Al Abdali, capo delle operazioni militari in città.

A Tripoli la notizia della caduta di Sirte e della morte di Gheddafi ha scatenato manifestazioni spontanee di gioia con balli improvvisati nelle strade e nelle piazze della città e caroselli di auto e camion al suono ininterrotto dei clacson.
Con la prese, giorni fa di Bani Walid, penultimo caposaldo lealista, ora la Libia è pronta per la creazione di un nuovo governo e di un esercito “ufficiale”, a tornare ad essere una Nazione.

È una grande vittoria per il popolo libico

Queste le parole di Mahmoud Shammam, ministro dell’informazione. Ed ora ha inizio un’altra grande sfida per i cittadini libici: ricostruire un Paese.


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