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Ecco com’è ridotta oggi l’Edenlandia (vedi la gallery)

Creato il 10 luglio 2014 da Makinsud

Doveva riaprire il 21 aprile scorso, e invece le porte dell’Edenlandia sono ancora chiuse: le proteste degli ex dipendenti continuano ma la situazione non si sblocca, mentre il parco dei divertimenti versa nel più totale abbandonoedenlandia oggiEdenlandia oggi: la gallery che vi mostriamo (tratta da “NapoliToday”) è un colpo al cuore per chi ha potuto ammirare il parco negli anni ’70-’80, cioè nel periodo di massimo splendore, in cui era considerato il miglior parco giochi d’Italia. Giostre ferme, erbacce dovunque, tanta, tantissima polvere sulle macchine da scontro. Eppure, solo pochi mesi fa si intravedeva uno spiraglio di luce: un’associazione di imprese,guidata dal gruppo Schiano Srl, vuole rilanciare il parco e ha fatto la sua proposta all’Ente Mostra d’Oltremare, proprietaria dei suoli. L’accordo, che prima di Pasqua sembrava molto vicino, non è ancora stato firmato a causa dell’enorme cifra richiesta per i canoni di locazione. Nessun progresso nella trattativa neanche lo scorso 2 luglio, nell’incontro tra l’Ente Mostra, Regione, sindacati ed imprenditori. 

I lavoratori sono sul piede di guerra: “Non ci stancheremo mai di sensibilizzare le istituzioni locali sulla inderogabile necessità di restituire alla città il parco dei divertimenti che ha fatto la storia dei parchi a tema in Italia” ha dichiarato Massimo Tagliatela, segretario generale Uilcom Campania,  al fianco degli ex dipendenti di Edenlandia durante il presidio svoltosi ieri davanti all’ingresso. Duri Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli de “La Radiazza”, programma radiofonico in onda su Radio Marte: “Fanno bene i dipendenti dell’Edenlandia a  protestare per cercare di smuovere le acque. Secondo noi è la burocrazia che ha ucciso e non vuole far risorgere il parco giochi di Napoli. Hanno permesso che fosse abbandonato al degrado e che i dipendenti fossero licenziati. Ci auguriamo che l’imprenditore Mario Schiano e la sua cordata riesca in quello dove tutti hanno fallito e cioè a riaprire il parco e sconfiggere questa burocrazia che frena ogni attività imprenditoriale e sociale della nostra città e del paese. Intanto grazie alla buona volontà ed ai sacrifici degli ex dipendenti il parco non è ancora a andato in malora totalmente ma i giochi e l’area stanno lentamente morendo con la gioia e i sorrisi dei nostri bambini. Ma intanto gli anni passano e non si fa nessun passo in avanti”.

P

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