È il Faraone più famoso d’Egitto, grazie al mistero che circonda la sua morte e alla leggendaria maledizione legata alla sua mummia. Ma forse, da oggi, l’enigma di Tutankhamon apparirà un po’ meno affascinante. Un’equipe di studiosi britannici sostiene di aver capito come morì: il Faraone bambino non venne assassinato in un complotto di corte, ma rimase vittima di un incidente stradale. Il primo, illustre caso dello storia.
ECCO COME DOVEVA APPARIRE IL VOLTO DI TUTANKHAMON
Le più moderne tecniche della scienza forense e un pizzico di fortuna hanno infatti portato a queste conclusioni il team di ricercatori guidati da Chris Naunton: la loro teoria sarà esposta in un documentario trasmesso tra pochi giorni su Channel4. Naunton è il direttore dell’ Egypt Exploration Society ed è sempre stato affascinato dalla figura di questo Re, salito al trono a 10 anni e morto ad appena 19, nel 1323 a. C. e la cui tomba- scoperta nel 1922- ha rivelato un corredo funebre praticamente intatto, straordinario per bellezza artistica e valore storico.
Il ricercatore ha letto con attenzione le annotazioni prese, all’epoca, da Howard Carter, l’egittologo che realizzò la clamorosa scoperta. In particolare, l’archeologo aveva scritto che la mummia di Tutankhamon appariva come bruciata. Un ulteriore indizio è arrivato dalle analisi effettuate nel 1968 da Robert Connolly, un antropologo dell’Università di Liverpool che partecipò all’esame ai raggi X della mummia. Di recente, è riemerso un campione interessante: un frammento del corpo Faraone, l’unico conservato al di fuori dell’Egitto.
Insieme all’archeologo forense Matthew Ponting, Connolly ha usato un microscopio a scansione elettronica stabilendo che effettivamente quel frammento risultava arso. Una successiva analisi chimica ha confermato che il corpo di Tutankhamon sarebbe andato praticamente arrosto all’interno del sarcofago, per una reazione spontanea dovuta ad un errore nella preparazione della salma: la combinazione degli oli usati per imbalsamarlo con il lino e l’ossigeno fece arrivare il corpo del Faraone ad una temperatura superiore ai 200 °C, cuocendolo letteralmente.
LA MUMMIA HA SUBITO UN'AUTOCOMBUSTIONE
“La possibilità che una mummificazione pasticciata potesse aver provocato la combustione spontanea poco dopo la sepoltura era assolutamente inaspettata, si è trattato di una vera sorpresa“, ha affermato Chris Naunton. Ecco dunque la sorte insolita toccata, dopo la morte, al Faraone bambino. Ma cosa ne aveva determinato il passaggio a miglior vita? Per stabilire le cause del decesso, il team si è affidato al Cranfield Forensic Institute.