Crediti: immagine di Stefano Campani. ESA/Hubble & NASA
Il grande protagonista di questa immagine è NGC 121, un ammasso globulare situato nei pressi della Piccola Nube di Magellano (SMC), galassia satellite della Via Lattea nella costellazione del Tucano. Si tratta di una “palla” di stelle molto antiche che orbitano il centro delle loro galassia (la Via Lattea ne conta circa 150).
Quello raffigurato nella foto scattata dall’Advanced Camera for Surveys (ACS) montata sul telescopio spaziale NASA/ESA Hubble è stato scoperto nel 1835 dall’astronomo inglese John Herschel ed è stato di recente studiato nel dettaglio con la speranza di trovare nuove spiegazioni su come le stelle nascono ed evolvono.
NGC 121 ha circa 10 miliardi di anni, il che lo rende il più antico ammasso della galassia: tutti gli altri ammassi globulari della Piccola Nube di Magellano hanno 8 miliardi di anni e spesso anche meno. NGC 121 è comunque di gran lunga diversi miliardi di anni più giovane rispetto ai suoi cugini della Via Lattea e di altre galassie vicine, come la Grande Nube di Magellano. Gli esperti credono che NGC 121 sia l’unico sopravvissuto di un gruppo più anziano di ammassi stellari.
In molti ammassi globulari le stelle sembrano essersi formate nello stesso momento, anche se in altri si vede chiaramente la differenza di età delle stelle. Studiando i gruppi di stelle di formazione meno recente gli astronomi possono studiare più facilmente le stelle della galassia ospite. Dato che NGC 121 si trova molto vicino alla Via Lattea, Hubble ha la possibilità di osservare ogni singola stella in maniera estremamente dettagliata.
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Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni