La ''Yamuna Express way'' che ho fatto oggi in scooter (nella corsia di emergenza per timore che mi prendessero sotto visto che nessuno indiano qui non e' mai andato a piu' dei 100 all'ora) e' stata inaugurata qualche mese fa ed e' per ora la prima vera autostrada dell'India. Ha sei corsie (con spazio per otto) e una carreggiata sopraelevata, 165 chilometri di asfalto perfetto, chiusa con filo spinato che sembra Mathausen, moderni caselli e perfino un ''abbozzo'' di autogrill, anche se c'e' ancora molto da fare su questo. E poi una segnaletica da vera autostrada, telecamere, le colonnine per l'emergenza e anche siepi e fiori nello spartitraffico centrale.
Guarda caso non e' stata fatta dal governo, che dieci anni fa aveva fallito un primo progetto per una ''Taj Highway'', ma dal colosso delle costruzioni Jaypee, che - vista la generosita' del governo dell'Uttar Pradesh che ha confiscato i terreni agricoli per cederglieli - sta letteralmente coprendo di cemento entrambi lati del primo tratto di 50-60 km, ovvero quello che chiamano ''Greater Noida''. Ci ha gia' costruito la pista di Formula Uno, un campo da golf con resort e diversi quartieri dormitorio. Uno gigantesco, che sta venendo su', si chiama pomposamente Jaypee Green Wish Town. Di desideri forse ce ne sono molti, di verde ne ho visto poco.
E' una strada per ricchi insomma, ovvero quei pochi che si possono permettere grosse auto, la maggior parte dei veicoli che ho visto erano Suv. Ma i palazzinari di Jaypee forse vedono lungo e immaginano che prima o poi la Yamuna Expressway sara' intasata di auto come l'autostrada del Sole a Ferragosto. A proposito, secondo me anche l'autostrada del Sole, quando e' stata inaugurata nel 1964 tagliava in due prati con le mucche al pascolo e campi con contadini che aravano con i buoi. Sono sempre piu' convinta che l'India - ovviamente con altre dimensioni - si trovi dove era l'Italia nel Dopoguerra. C'e' da sperare che non ripeta gli stessi errori e orrori.