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Ecco la storia del primo Esposito del mondo. Aveva due anni e si chiamava Fabritio

Creato il 17 luglio 2014 da Vesuviolive

libro antico napoli

Un po’ tutti conoscono le origini del cognome più diffuso a Napoli e dintorni. Come tutti sanno, la storia degli “Esposito” affonda in realtà le proprie radici nella negligenza, nella povertà e nell’abbandono. Era questo il cognome che infatti veniva assegnato ai bambini affidati all’Annunziata, storico orfanotrofio religioso che per anni ha raccolto migliaia di bambini non voluti dalle proprie famiglie, per noncuranza o per necessità. Eppure nonostante sia ben chiaro a tutti da dove e come si originò il popolare cognome, non tutti sanno che il Mattino è riuscito ad individuare l’antenato degli antenati di tutti gli Esposito del mondo.

Dopo una lunga e difficoltosa ricerca nell’archivio storico dell’istituto, è stato finalmente individuato il primo bambino (di cui si ha prova scritta) a cui fa assegnato il nome Esposito. Si chiamava Fabritio e aveva solo due anni al momento dell’acquisizione.

Risale al primo gennaio del 1623 l’iscrizione di Fabritio al registro degli “esposti“ alla protezione della Madonna dell’Annunziata. Ed è proprio su quella carta ingiallita dalla polvere e dal trascorrere dal tempo che si nasconde la prima testimonianza dell’antenato di tutti gli Esposito di napoletana memoria.

Nonostante dai quei giorni di povertà e disperazione siano passati molti secoli, sono ancora in tanti a visitare quotidianamente la “ruota degli esposti” chiusa dal giugno 1875. Secondo alcune ricostruzioni, pare che  al centro della stanza antistante la ruota, ci fosse una grande macchina che numerava e sigillava un piombino messo al collo dei bimbi appena abbandonati. Una pratica ritenuta oggi inaccettabile, eppure all’epoca considerata di uso comune.

Anche noi di Vesuviolive.it vogliamo salutare il piccolo Fabritio, il primo Esposito della storia di Napoli che ha dato vita ad una delle generazioni più lunghe e solide della nostra città!


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