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ECCO LE IDEE DI “DELA” PER RIPORTARE LA CIRCUMVESUVIANA NELLA CHAMPIONS LEAGUE DELLE FERROVIE EUROPEE - Fantacronaca di una acquisizione augurabile ma inverosimile
Creato il 25 giugno 2013 da Ciro_pastoreFiltrano le prime indiscrezioni su come intende rilanciare la storica ferrovia in crisi utilizzando i proventi della cessione di Cavani ECCO LE IDEE DI “DELA” PER RIPORTARE LA CIRCUMVESUVIANA NELLA CHAMPIONS LEAGUE DELLE FERROVIE EUROPEE Fantacronaca di una acquisizione augurabile ma inverosimile
Cavani, il Matador che ha fatto grande il Napoli (e se stesso), dopo solo poche ore dal suo addio, è già un pallido ricordo nel cuore di DeLa (così mi permetto di chiamare affettuosamente De Laurentiis). Tutti i grandi amori, quando giungono al capolinea, si trasformano in odio viscerale, sempre venato di una immancabile struggente malinconia. Così, anche tra il goleador uruguayano e l’estroso e ribollente dux del Napoli, alla conclusione della loro storia sono volati gli stracci. In queste ore, infatti, abbiamo assistito ad accuse reciproche di codardia. Ma si sa la riconoscenza non è di questo mondo.
Per DeLa, però, non c’è tempo per gli inutili rimpianti e nemmeno per le sterili recriminazioni. Aurelione è già tutto preso dalla sua nuova impresa economica: l’acquisto e il consequenziale salvataggio della moribonda Circumvesuviana. C’è da dire che, questa volta, la missione pare proprio impossibile, anche per un funambolo degli affari, come il nostro mitico tycoon.
Salvare dal fallimento la Circumvesuviana, e possibilmente riportarla ai fasti di un tempo, trasforma in un facile gioco da bambini la stupenda cavalcata degli azzurri che, in meno di un decennio, DeLa ha saputo portare dalla C alla Champions.
La situazione di Circumvesuviana è davvero disperata, e DeLa lo sa. Ma oramai è chiaro a tutti, a lui piacciono solo le imprese difficili, ai limiti dell’impossibile. Da grande “Capitano d’Azienda”, quale egli sicuramente è, si è messo già all’opera per individuare una serie di azioni di forte impatto emozionale. Suo primo intento è scuotere gli animi depressi dei lavoratori e successivamente provare ad eccitare nuovamente la fantasia dei clienti Circum, sempre più delusi da anni di scadente qualità del servizio reso.
DeLa, però, conta – così come ha fatto con il suo Napoli – soprattutto sul sopito senso di appartenenza dei lavoratori per la propria azienda e sul “tifo” (ora un po’ spento per la verità) dei tantissimi viaggiatori locali e stranieri che, nonostante tutto, conservano ancora, un buon ricordo di quella che fu l’età dello splendore di Circumvesuviana.
Ma veniamo ad illustrare cosa bolle nel pentolone di Aurelione. In anteprima mondiale, siamo in grado di anticipare quali saranno le prime mosse del vulcanico tycoon cinematografico-sportivo, che promette di saper essere prorompente e fecondo, come sempre. Le nostre ben informate fonti (vi assicuriamo tutte ben inserite nello stretto entourage di Aurelione) sono da qualche ora sovraeccitate dalla sua proverbiale, prorompente ed incontrollabile voglia di stupire il mondo.
Ma andiamo per ordine e proviamo a dare una sistemazione logica a tanta smania creativa. I problemi di Circumvesuviana sono molteplici, e non solo di carattere economico finanziario. Il morale dei lavoratori ha raggiunto il punto più basso della sua ultracentennale storia. Si tratta di una terribile iattura per un’azienda di servizi, che dovrebbe basare i propri successi essenzialmente sulla positiva resa delle risorse umane impiegate.
Ed allora, proprio per risollevare gli animi dei lavoratori, e contemporaneamente dare ai viaggiatori un minimo di svago, DeLa ha pensato di costituire un corpo aziendale di cheersleaders. Per i pochi che non lo sapessero, le cheersleaders sono quelle sorridenti ragazzine che in attillatissime minigonne si esibiscono, prima e durante le manifestazioni sportive, in mirabolanti ed acrobatiche coreografie al fine di intrattenere il pubblico durante le pause di gioco. Ad insindacabile giudizio di Aurelione (che viaggia continuamente negli States) quelle discinte signorine, con le loro erotiche evoluzioni, dovrebbero allietare lavoratori e viaggiatori, distraendoli positivamente dai tanti problemi del viaggio in Circum.
A breve, pertanto, partiranno le selezioni fra le dipendenti e le viaggiatrici. Certo, sarà difficile creare coreografie compatibili con l’affollamento delle carrozze, ma c’è da giurare che nessuno si lamenterà se una leggiadra fanciulla in minigonna atterrerà sulle gambe di qualche fortunato viaggiatore, peraltro aduso da anni a sopportare la ressa, il caldo e gli insopportabili effluvi organici.
L’unica cosa certa, per ora, è che la Signorina Silvani, mitica bionda ed avvenente impiegata Circumvesuviana dalla lunga carriera a bordo delle più prestigiose navi da crociera, si è offerta di dirigere le giovani cheersleaders, mettendo a disposizione il suo innegabile bagaglio di esperienza, per rendere il viaggio in Circum un’esperienza assimilabile alle migliori vacanze pluristellate.
La Silvani, un po’ in caduta libera come intrattenitrice da crociera, per evitare l’inevitabile declassamento a cui sarebbe sottoposta, vuole così riciclarsi come manager del corpo di cheerleaders aziendali. Nel frattempo, si è già portata avanti con il lavoro, ed ha personalmente studiato la divisa societaria: camicetta bianca, jeans nero attillato e l’immancabile foulard per nascondere il collo da lucertola, danneggiato dai tanti anni di esposizione indiscriminata al sole dei tropici.
Sistemato il morale a mezzo delle cheersleader, Aurelione passerà subito dopo agli aspetti propriamente tecnico-organizzativi. Primo fra tutti, il miglioramento della flotta dei treni, ora come ora, veramente in pessimo stato. DeLa ha pensato che, nonostante le scarse risorse economiche disponibili, per aumentare l’attuale scadente comfort di viaggio, i sedili – ora perennemente sozzi - saranno rivestiti dalle maglie dei calciatori del Napoli. La pulizia sarà, d’ora in poi, garantita. Nessun vero tifoso, infatti, oserà mai mettere le proprie sudice scarpe sulla maglia recante il nome di uno dei suoi adorati idoli sportivi: sarebbe un vero e proprio sacrilegio.
A proposito di idoli, Aurelione ha già stabilito di aggiungere alle clausole contrattuali dei suoi calciatori una postilla che li impegnerà non utilizzare le proprie auto extralusso per recarsi agli allenamenti. Hamsik e compagni, infatti, saranno costretti a viaggiare in Circum, con notevole ritorno di immagine per la sua azienda ferroviaria.
A turno, poi, i top players dovranno seguire corsi per ottenere l’abilitazione a capotreno e/o macchinista per essere utilizzati, durante le pause del campionato, vestiti di tutto punto con la divisa di ordinanza, Potremo, così, vederli aggirarsi fra i viaggiatori distribuendo non solo autografi ai loro fans ma anche elevando salate multe ai pochi portoghesi rimasti.
Per strappare le stazioni al degrado attuale, DeLa prevede di trasformarle in esotici set cinematografici per le riprese dei prossimi episodi della serie “Natale a…”. Così, fin dalle prossime festività natalizie, potremo assistere a “Natale a Poggiomarino” che sostituirà egregiamente il fino troppo banale “Natale a Rio”. Per i prossimi anni è già in lavorazione la sceneggiatura di “Lost a Castelcisterna”, una sorta di serial in stile americano.
Le premieres dei film della Filmauro, d’ora in avanti, saranno poi proiettate negli ampi spazi postmoderni dell’Officina di Ponticelli, per la quale è già in avanzata fase di progettazione una riconversione a studios cine-televisivi.
Anche le attuali inani maestranze operaie seguiranno degli appositi corsi di aggiornamento professionale per riconvertirle in validi attrezzisti da impiegare in una fiorente industria cinematografica, per cui è già pronto il nome: Ponticelliwood.
Infine, le più o meno note scollacciate attricette, che di solito popolano i film popolari di Aurelione, saranno utilizzate a rotazione presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, fatto questo che migliorerà di molto l’attuale pessima qualità percepita da parte dei clienti.
Le varie Ferilli, Brilli, Sederova si impegneranno, infatti, a servire a bordo dei treni long drinks e pasticcini della migliore tradizione partenopea. Questo non risolverà i problemi di ritardo strutturale, ma di certo il viaggio risulterà meno noioso.
Per risolvere, poi, il problema degli scioperi selvaggi e delle cancellazioni improvvise di corse, DeLa ha già ingaggiato l’enfant du pays Vincenzo Salemme che, da par suo, si esibirà alla bisogna, per sedare gli animi inviperiti dei viaggiatori spazientiti, rispolverando i suoi celeberrimi monologhi comici.
Per concludere, Aurelione ha anche una magnifica idea per riciclare la pletora di dirigenti oramai resa inutile dall’applicazione dei suoi straordinari e visionari progetti. Per molti di loro si apriranno le porte di un luminoso futuro nel cinema. Infatti, DeLa – sempre a corto di validi stunt men – ha pensato di mandarli a scuola di “controfigure” per utilizzarli, in un revival del genere “spaghetti western”, in quelle scene in cui il protagonista (un redivivo Terence Hill) distribuisce interminabili sequele di sonore sberle ai suoi antagonisti.
D’altronde, dopo anni in cui hanno fatto pratica da “azzeccapaccheri”, non gli risulterebbe tanto difficile riciclarsi, no?
Casto Priore
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