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Ecco le iniquità delle rendite aumentate discriminatamente

Creato il 06 dicembre 2011 da Maurizio Picinali @blogagenzie

Ecco nell' estratto dell' articolo a seguire (restodelcarlino.it) , la spiegazione di come la rivalutazione del 60 % puo' essere in alcune AMBITI RITENUTA iniqua e penalizzante per alcune realtà
MA COME mai proprio Bologna pagherà di più? «Perché il nostro comune, a differenza degli altri, si è distinto negli anni per la capacità di accatastare gli immobili in maniera più equa, avvicinando il valore catastale a quello di mercato — spiega Luca Dondi, responsabile del settore immobiliare dell’istituto di ricerca Nomisma —. Tra le due cifre continua a esserci un abisso (una casa che si compra con 200mila euro potrebbe avere un valore catastale anche di soli 50mila euro, ndr), ma a Bologna la differenza è molto minore che in altre città».Ecco le iniquità delle rendite aumentate discriminatamente L’aumento del 60% del valore catastale colpisce tutti, indiscriminatamente. E proprio per questo, secondo Dondi, «è iniqua». Perché chi, negli anni, ha dichiarato con pedissequa precisione tutti gli interventi fatti sulla propria casa ha visto aumentare il valore catastale dell’immobile su cui ora si calcola la tassa. E chi, invece, ha ‘fatto il furbo’ si trova con un’immobile che vale moltissimo sul mercato, ma su cui pagherà poche tasse, dato che il valore catastale è rimasto immutato. Per non parlare degli investimenti immobiliari, che ora subiranno una forte contrazione: «In un mercato immobiliare già fortemente in crisi — spiega Dondi — si colpisce la fascia di investitori che ha garantito comunque una tenuta. Ora invece la tendenza, già iniziata nei giorni scorsi con l’uscita delle prime notizie, è quella di investire nel mercato immobiliare estero».

CAPITOLO ancora più doloroso quello della seconda casa, su cui si applica l’Imu. In questo caso, prendendo sempre il valore catastale aumentato del 60%, l’aliquota da applicare andrà dal 7,6 per mille al 10,6 per mille, a discrezione dei comuni. E anche in questo caso è presumibile che le amministrazioni locali, per fare maggior cassa, applicheranno lo scaglione più alto. In questa categoria, inoltre, non è prevista la franchigia di 200 euro. I dati medi previsti su Bologna schizzano in altissimo: per un’abitazione di tipo civile di 140 metri quadri la tassa annuale oscillerebbe tra i 1.034 euro e i 1.442 euro.

di SAVERIO MIGLIARI


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