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Ecco le percentuali di “bamboccioni” nel mondo

Creato il 29 gennaio 2014 da Molipier @pier78

Scritto da: Ivan Lagrosa 29 gennaio 2014 in Attualità, Economia, News, Società Inserisci un commento

Alcuni grafici pubblicati dal sito Quartz (qz.com) mostrano la percentuale di giovani di età compresa tra i 25 e i 34 anni che, nei vari paesi, vive ancora con i genitori.

Nell’ultimo anno, tra trentuno paesi presi in considerazione, l’Italia si piazza al quinto posto con il 46,6%: in pratica un giovane su due non ha ancora lasciato la casa paterna, pur avendo eventualmente finito gli studi.

Meglio di noi, anzi peggio, riescono a fare la Slovacchia con il 56,6% dei giovani ancora in casa, la Bulgaria con il 52,8%, la Grecia con il 51,6% e Malta con il 48,9%.

In Germania, i giovani non ancora autonomi sono il 17,3%, in Francia l’11,5% e in Danimarca, l’ultima della classifica, ma in questo caso è un dato positivo, solo l‘1,8% dei ragazzi tra i 25 e i 34 anni vive ancora con mamma e papà.

Questi dati non vanno letti prendendo in considerazione la sola crisi economica. Certo, con la disoccupazione che cresce diventa sempre più difficile mettere su famiglia o anche solo più semplicemente andare a vivere per conto proprio.

Ciò che conta veramente è, però, prima di tutto un fattore culturale: noi italiani, in particolare, siamo sempre stati un popolo di bamboccioni: nel 2007 era stato l’allora ministro dell’Economia Padoa-Schioppa a ricordarcelo: Mandiamo i bamboccioni fuori di casa”.

Più recentemente, l’ex ministro dell’Interno, ora alla Giustizia, Anna Maria Cancellieri, disse che “gli italiani sono fermi, come struttura mentale, al posto fisso, nella stessa città e magari accanto a mamma e papà, ma occorre fare un salto culturale”.

E ancora, l’ex viceministro Martone il quale affermava che “se uno non è ancora laureato a 28 anni, è uno sfigato

Come dimenticare infine il “fannulloni” di Brunetta o il “choosy della Fornero.

Insomma, anche senza i dati percentuali di oggi, una vaga idea di essere un popolo tecnicamente mammone ce l’eravamo già fatta.

A conferma del fatto che prima di essere un fattore economico, la scelta di vivere con i genitori è un fattore culturale, basta vedere la variazione dei giovani che non sono andati a vivere per conto proprio negli ultimi cinque anni: in Spagna sono diminuiti del 1,7% e in Irlanda del 2,6%. In Svizzera sono invece aumentati del 5,2% e in Lussemburgo del 4,2%. In Italia sono aumentati, ma di poco: dell’1,5%.

Fonte | qz.com

bamboccioni Crisi economica giovani 2014-01-29

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