"Un film è un oggetto mentale. E' scaturito da una sensazione. E' simile a un parto. Quando lo si filma, un paesaggio cessa di essere un paesaggio, diviene il clima interiore del personaggio. Io non filmo le Fiandre, filmo l'interiorità del personaggio. Quando vedete una soggettiva di Pharaon che guarda il cielo, siete nell'interiorità di Pharaon. Ed è giusto sottolineare come i miei film, sono prima di tutto dei film mentali. Per questo non sopporto di sentir dire che Bruno Dumont è un regista sociale. Non è sociale, è profondamenti interiore."Bruno Dumont - portrait d’un artiste en trois mouvements





