L’Università di Milano-Bicocca è infatti stata costretta a sospendere il suo servizio Ecobus. Attivata per la prima volta nel 2006, la navetta ibrida e gratuita messa a disposizione dall’Ateneo serviva a mettere in collegamento le sue varie sedi (soprattutto le più lontane, come l’U14) con la stazione di Greco e la linea 1 della metropolitana.
Da venerdì il servizio è stato sospeso. Perchè? Semplice: il Comune di Milano ha vinto il ricorso che aveva presentato fin dall’attivazione del servizio. Come spiega Repubblica:
Il braccio di ferro fra l’università Bicocca e l’azienda comunale dei trasporti nasce nell’estate del 2009, quando l’ateneo indice la gara per il servizio di bus navetta. Atm presenta immediatamente una diffida, sostenendo violato il suo contratto di servizio. La Bicocca chiede allora un parere al Comune, che in 60 giorni non risponde: vale il silenzio-assenso, l’università va avanti.
Ma una volta assegnato il servizio a una ditta di Bari, Palazzo Marino interviene bloccando l’appalto, con la motivazione che il bus navetta consentirebbe di viaggiare gratis a tutti, non solo agli studenti. E quindi farebbe concorrenza sleale. A sua volta l’azienda di Bari fa ricorso al Tar, vince e il servizio riparte. Ora il nuovo stop, con il ritiro dell’autorizzazione.
L’azione del Comune e di Atm sembra a dir poco controproducente: Ecobus garantiva un collegamento di trasporto pubblico con le sedi dell’Ateneo più lontane dal nucleo centrale, molto difficili da raggiungere con i mezzi messi a disposizione da ATM. Ora probabilmente molti degli habitués alla navetta passeranno all’auto…
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