Già nel lontano 2002 uno studio scientifico indipendente, sottoposto a processo di revisione collegiale (peer-review) e commissionato dall’Agenzia Federale Tedesca per l’Ambiente di Berlino, mostrava che i cartoni per bevande hanno un basso impatto sull’ambiente. Lo studio ha confrontato le performance ambientali di contenitori per bevande “a rendere” ed “a perdere”: bottiglie di plastica, bottiglie di vetro, lattine, e contenitori di bevande di cartone. I cartoni sono gli unici contenitori “a perdere” che sono risultati ugualmente vantaggiosi dal punto di vista ambientale rispetto alle bottiglie di vetro riutilizzabili, e sono stati classificati come “vantaggiosi per l’ambiente” secondo la legge tedesca sul packaging.
Di fatto negli ultimi anni la ricerca di soluzioni ecocompatibili per il confezionamento degli alimenti e delle bevande è diventato un filone prioritario di sviluppo per qualsiasi impresa produttrice. Si moltiplicano gli studi e le ricerche volte a mettere a confronto l’impatto ambientale del cartone rispetto ad altri materiali utilizzati per il packaging. Uno studio del 2006 condotto in Nord America e commissionato da Tetra Pak, ha confrontato tra loro diversi sistemi di confezionamento per vino – bottiglie di vetro, bottiglie di plastica e contenitori per vino in cartone.
Lo studio ha analizzato ciascun sistema di confezionamento in base al rispettivo ciclo di vita, coprendo tutte le fasi, dall’estrazione della materia prima fino allo smaltimento del contenitore. I contenitori in cartone, in tutte le tre categorie misurate, ovvero il consumo di energia, i rifiuti solidi prodotti e le emissioni di gas serra, hanno dimostrato un impatto significativamente minore rispetto a bottiglie di plastica o vetro paragonabili. Lo studio è basato su standard di valutazione accettati a livello internazionale, ovvero gli standard della serie ISO 14040.