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Ecomostri a Madrid: Plaza de España

Da Chechimadrid

Mi affascina/inquieta pensare come molte città abbiano emblemi dei luoghi bruttissimi, mentre posti poetici e dolci restano praticamente sconosciuti ai più.
Questo è decisamente il caso di Gran Via e Plaza de España a Madrid, una strada e una piazza di una bruttezza senza pari, ma praticamente inmancabili negli itinerari di ogni turista. Perchè? Passi la Gran Via, che con un paio di birre in corpo ha anche qualcosa di carino, ma Plaza de España è davvero un ecomostro senza limiti.
E quindi oggi, per la rubrica MdM, cioè Madrid di Merda: PLAZA DE ESPAÑA!
plaza de españa de madrid
Situata nel centro storico della città, la sua forma irregolare, le vie piuttosto trafficate che la attraversano e, soprattutto, gli incredibili edifici che la circondano la rendono un luogo unico.
Qui s’incontrano grattacieli di vetro e cemento di discutibile bellezza, palazzi del ventesimo secolo in stile francese, ristoranti cinesi e monumenti che inneggiano alla grandezza della letteratura spagnola.
Qualunque siano i tuoi gusti, di sicuro qui troverai qualcosa che ti emozionerà e qualcosa che ti farà venire mal di pancia!
L’unico consiglio che davvero mi sento di darti, mio caro amico italiano che vuoi venire a vivere a madrid è di attraversare plaza con il naso all’insù: i negozi che la circondano, grandi catene internazionali, non hanno nessun fascino speciale a differenza dei due edifici che dominano lo spiazzo, e che riconoscerete immediatamente per le loro dimensioni abnormi: la Torre de Madrid e l’Edificio España, croce e delizia dell’architettura modernista madrilena.
Torre de Madrid
La Torre, edificata negli anni ’50, è anche conosciuta come edificio tacos, cioè “edificio parolaccia”, perché è quasi impossibile guardarla senza esclamare qualche oscenità!
Eccola davanti ai tuoi occhi: 142 metri di altezza, che secondo il progetto iniziale avrebbero dovuto ospitare 500 negozi, gallerie, hotel e un cinema. Sfortunatamente le cose non sono andate come sperato, e attualmente l’edificio è semivuoto, nonostante gli ambienti interni siano stati trasformati in appartamenti di lusso.
madrid 1
Sempre con lo sguardo verso il cielo ti basterà sbirciare accanto alla torre per raddoppiare lo sbalordimento: ecco l’Edificio España, un altro grattacielo neobarocco di 117 metri di altezza, coevo del precedente ma decisamente più estroso.
La torre possiede infatti tre livelli di terrazze che hanno rispettivamente 9, 17 e 22 appartamenti.
Se non riesci a coglierne l’armonia consolati pensando che, negli anni della sua edificazione, vantava lo strano primato di possedere ben 29 ascensori! Fino al 2006 ha ospitato l’hotel Crowne Plaza, un centro commerciale, appartamenti e uffici, mentre adesso questa mole di cemento è completamente vuota e abbandonata, e conserva intatta solo la facciata, poiché l’interno è stato radicalmente modificato.
Meno male che tra tanto cemento e edifici pesanti e squadrati la vista trova un attimo di pace guardando l’angolo con calle Ferraz: Casa Gallardo, una straordinaria struttura di chiara influenza francese, con linee morbide, fastose decorazioni e cupole di pietra di lavagna.
Casa Gallardo madrid

In questa a dir poco peculiare scenografia della piazza si nasconde il monumento a Miguel Cervantes, tappa obbligata dei turisti per scattarsi la foto di rito abbracciati a Sancho Panza o magari arrampicati sul cavallo di Don Quijote, per vivere l’emozione di essere tra i protagonisti di una delle più straordinarie opere letterarie del mondo.
Nel 1916, in occasione del trecentesimo anniversario della morte di Miguel Cervantes, s’indisse un concorso nazionale per l’erezione di un monumento commemorativo.
Il progetto vincente fu quello degli architetti Rafael Martínez Zapatero e Lorenzo Collaut Valera, e nel 1920 si costituì un comitato di raccolta fondi tra tutti i Paesi di lingua spagnola.
L’opera iniziò a essere realizzata solo nel 1925. Il monumento è composto da due blocchi ben separati, che solo l’osservatore più attento riconoscerà come un unico disegno: un alto piedistallo in pietra, coronato da un gruppo scultoreo che rappresenta i cinque continenti che sostengono il mondo, a indicare l’universalità dell’opera del Cervantes, e la statua raffigurante l’autore.
Ai due lati dello scrittore si trovano le stature in pietra di Dulcinea del Toboso e Aldonza Lorenzo, il vero nome del personaggio femminile della romanzo.
Il secondo gruppo scultoreo, più riconoscibile perché ad altezza d’uomo, è di bronzo e raffigura Don Quijote e Sancho Panza a cavallo rispettivamente di Ronzinante e di un asino.

don quijote

Quali sono il senso, l’armonia e la bellezza di questa piazza? Personalmente dopo piu di 7 anni a Madrid non ho ancora trovato risposta a questo quesito.
Per me la cosa piú interessante che si possa fare in questa piazza è cenare al Chino subterraneo…ma questo è un altro post!

segreti di madrid


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