Di passaggio nel week end nel complesso residenzial-borghese del quartiere
Maristella dove ho trascorso molte estati, per salutare vecchi friends e non
solo, non ho potuto fare a meno di notare che il contesto bucolico ed ameno
(ma
di pregio), la cui peculiarità era la vista diretta della torre campanaria
della Cattedrale, sia in fase di progressivo snaturamento a causa di un
erigendo agglomerato cementifero che potrebbe provocare godimento solamente
all’ ing. Carlo junior Pesenti.
La domanda nasce spontanea: chi sarà mai quel palazzinaro (degno del Ricucci
degli albori) che va emulando il celebre ecomostro “Punta Perotti”
tristemente
noto alle cronache del Levante? Mi sarei immaginato un rampante freerider
oppure un fiduciario o prestanome di qualche Anonima per Azioni domiciliata
nel
Benelux o nelle Cayman Islands. Solo in un secondo tempo ho fatto la
connection: la sgradevole affinità (rudemente geometrile) con lo scempio
architettonico della cittadella oratoriale.
Le risposte degli amici mi hanno spiazzato. Il magnate del cemento e
committente delle soluzioni abitative prende il fresco all’ombra del
campanile,
pavoneggiandosi a novello Le Corbusier in abito talare; scopro che il tycoon
artefice dell’ecomostro è nondimeno un professionista dell’assistenzialismo,
un
intraprenditore del sociale in salsa tonacale che oltre ad essere ben
radicato
nelle sagrestie vanta probabilmente anche ottime entrature nelle stanze dei
bottoni. Quest’ultima è solo una mia ipotesi vista la facilità e velocità
con
cui è stato eretto un “junk bulding” probabilmente senza opposizione dei
confinanti. Se io mi trovassi nei loro panni, posto che mai avrei permesso
tutto ciò tutelandomi in ogni sede col mio pool di legali ( e mi servo
modestamente dei migliori studi al centro di Milano), lamenterei come dopo
anni
di sacrifici, non solo economici, vedrei svalutato il valore del mio
investimento trovandomi in mano un asset a net present value inferiore al
book
value a causa di un internal rate of return negativo dato dal degradato
contesto suburbano in cui oggi si inserirebbe la mia casa.
Last but not least mi chiedo e concludo come si possa coniugare l’azzardo
imprenditoriale con mission ecumenica. Gentile dott. Zignani: quale è il Suo
punto
di vista? Feedback required.
Cordiali saluti
Gastone Maraldi
Basiglio (Milano Tre)
La chiesa nuova è stata costruita a spese anche dei fedeli, che come succede spesso, cordiale messer Gastone, versano euro per collette finalizzate, tra cui quest’opera prevista da anni e, senza mezzi termini, inutile.
Per dir messa e riunire un’assemblea di fedeli bastano quattro mura completamente spoglie, con muri bianchi, senza decorazioni. Parlo di un tipo di esperienza religiosa che dalle nostre parti non si usa: non rende, non si coniuga alla circolazione di capitali quindi non emette appeal.
Il privato nel sociale, da professionista, ormai è indispensabile come imposto da norme abnormi. Ma tutto è oggetto di trasformazione in soldi. I poveri sono un affare, gli anziani sono un affare, il territorio pure e il Maristella eccome: basta vedere com’è conciato da mesi. La giunta Perri prosegue imperterrita su questa via: tutto viene trasformato in materia prima da trasformare in prodotto commerciale, comprese le patologie, le fragilità sociali, ma anche il terreno, il tessuto urbano, tutto, case popolari, scuole, servizi sanitari e malati, tutto serve per ricavare danari in modo dannoso. Urge prima una rivoluzione culturale poi una rivoluzione politica: anche non violenta purché efficace, altrimenti resteremo carne da macello. I pescecani di ogni genere non aspettano altro che un nostro errore per divorarci. Poi inevitabilmente a lei sarà capitato di sfiorare con lo sguardo una delle tante iniziative edilizie della Beltrami. Quanto a don Pier è stato più abile e tempestivo di altri che sono rimasti a guardare. Siamo liberi di criticare e di essere criticare: è però il momento di agire e si nota una discreta involuzione progressiva.