Altro punto importante su cui il Governo ha deciso un giro di vite è la lotta all’evasione fiscale, tutti insieme, questi provvedimenti, alcuni già attuati, altri ancora in una fase di elaborazione, dovrebbero portare l’Italia verso il tanto sognato pareggio di bilancio.
Ma oggi, notizia dell’ultima ora, Tremonti evidenzia un altro punto, il patrimonio dello Stato come possibile fonte d’immissione di liquidità nelle esigue casse pubbliche.
Quando si affronta questo tema il pensiero immediato va al concetto di privatizzazione che, è bene saperlo, non è una linea di politica economica degli ultimi anni, già Craxi, a suo tempo, evidenziò che la via della privatizzazione delle aziende di Stato avrebbe comportato dei guadagni.
Nata quindi decenni fa, la privatizzazione stancamente e pigramente è proceduta senza mai aprirsi completamente al secondo fattore, le liberalizzazioni.
Fatta questa premessa, oggi Tremonti ha asserito però una cosa differente, non tanto vendere quanto valorizzare il patrimonio, il chè comporterebbe veramente una grande risorsa per il Paese, aspettando le mosse del governo su questo punto, è doveroso sottolineare che la via della valorizzazione porta risultati a fronte di quella della dismissione a prezzi non sempre di mercato dei beni dello Stato.
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