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ECONOMIA - Voci da Londra, “nella City non c’è lavoro!”

Creato il 04 gennaio 2012 da Calcisulcalcio
ECONOMIA - Voci da Londra, “nella City non c’è lavoro!”
Oramai è difficile trovare lavoro anche nell' El Dorado della finanza, Londra. Londra ha ben 2 distretti finanziari colmi entrambi di hedge funds, società di assicurazione, società di consulenza, boutique finanziarie e banche di investimento.
La deregolamentazione dei mercati nel 1986, ha portato molte banche di investimento e istituzioni finanziarie a trasferire le loro sedi e ad aprire succursali nelle nuove costruzioni del distretto di Tower Hamlets a Canary Wharf: qui trovano sede banche come Credit Suisse, HSBC, Citigroup, Morgan Stanley, Bank of America e Barclays, oltre a grandi firme dell'informazione tra cui Reuters. Nella City è inevitabile trovare UBS, RBS, Jp Morgan e Goldman Sachs insieme a numerose boutique finanziarie e sedi di importanti società.
Giusto per capire il giro di affari, solo in Central London hanno sede oltre il 50% delle società quotate nel FTSE100 di Londra, oltre il 70% di esse ha sede nell'area metropolitana.
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Tornando al tema centrale, le banche di Londra assumono sempre meno e licenziano con più frequenza, il turnover è altissimo e gli internship per neolaureati sono sempre più competitivi a causa della scarsa offerta di posti vacanti.
Negli ultimi tempi è ancor peggio: i nuovi assunti si ritrovano a lavorare oltre 12 ore al giorno con ritmi di lavoro massacranti e con contratti a tempo determinato rischiando di non trovare stabilità nel mondo del lavoro e di lasciar perdere ,dopo qualche anno di esperienza, il settore di appartenenza (bancario, assicurativo ecc.) anche per mancanza di specializzazione. Gli stipendi dei professionisti con bonus (trader e sales) è nettamente calato rispetto a 10 anni fa.
Nella city non era difficile trovare qualche giovane trader che, dopo qualche anno in una banca d'affari, aveva aperto un suo Hedge Fund e conduceva una vita che dire agiata è poco. Un esempio è Lex Van Dam, hedge fund manager, che 1 anno fa dichiarò il trading come una delle attività più difficili e stressanti da portare avanti in questo periodo.
Per farvi capire come è pesante l'aria a Londra, la Goldman Sachs ha tagliato 1700 posti mentre Ubs, colpita dallo scandalo dei 2 Mld £ persi dal trader Kweku Adoboli, si è vista costretta a tagliare ben 3500 posti.
Oltre alla riduzione del personale, la crisi in atto ha dato manforte al taglio di stipendi e allo sfruttamento forsennato del personale. Parlando con un analyst di un'istituzione molto importante, abbiamo saputo che, insieme ad altri colleghi, entra in ufficio la mattina alle 7 e puntualmente non sa a che ora tornerà a casa.
I dipendenti di queste istituzioni sono costretti a lavorare anche nei weekend fino a raggiungere le 84 ore settimanali di lavoro, orari disumani e inaccettabili per chi non si è sacrificato nell'ottenere un lavoro nella tanto blasonata City.
di David Pascucci

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