Ed ora? Napolitano prepara il «minestrone» da servire agli italiani

Creato il 26 febbraio 2013 da Webmonster @mariomonfrecola

Ed ora?
Tutti a chiedersi come si sbloccherà l’impasse post-elezione.

Ma facciamo un piccolo passo indietro e riflettiamo sull’esito dei risultati delle urna: ad ascoltare le dichiarazione dei dinosauri, nessun partito ha perso.

Bersani ed il PD, anche se per una manciata di voti, hanno vinto. Berlusconi, il Re del PDL grazie alle micro-sommatorie dei partitini della sua maxi-coalizione, è autore di una magistrale rimonta ed oggi può accampare gli stessi diritti di governo del centrosinistra. Monti e Casini sono soddisfatti per aver raggiunto l’agognato quorum. Maroni e la Lega Nord si confermano nei soliti fortini padani.

Per chi è stato bocciato c’è sempre la speranza di essere ripescato, certamente una poltrona uscirà anche per Fini e Di Pietro. Bisogna ammettere che la “solidarietà” nella casta non è mai mancata, soprattutto nei momenti difficili i parlamentari hanno saputo far squadra dimostrando alla Nazione la compattezza delle Istituzioni.Nicola Cosentino ringrazia.

E Grillo ed il M5S?
Ovviamente sono i reali vincitori di questa tornata elettorale e rappresentano la mina vagante nell’universo politico.
Il tempo sarà gentiluomo.

Napolitano è già all’opera per risolvere la situazione di stallo venutasi a creare. Le dichiarazioni sono già pronte e sono sempre le stesse: «è necessario unire le forze per non bloccare il Paese», «serve un Governo di unità Nazionale», «pensiamo ad una coalizione che faccia le riforme», «i mercati chiedono stabilità», «faccio appello al buon senso di tutti le componenti politiche», «l’Italia è un grande paese e ha bisogno di un Governo forte», «i giovani sono una risorsa da valorizzare».

Chiuso nel suo studio, il vecchio Presidente prepara il solito minestrone: sul fuoco è pronto un grosso pentolone nero e lui, vestito da stregone, con un robusto cucchiaio di legno gira e rigira l’insulsa brodaglia verde che ribolle quasi volesse ribellarsi a quel moto stantio e perpetuo.

L’uomo, esponente di un’antico ordine di immortali, è in trance e recita una arcaica litania ereditata dai padri fondatori. Dalle parole trascinate, si percepiscono termini latini e parole moderne: «inciucio», «spread», «monstrum», «pastrocchio».
Con gesti automatici, il Saggio prepara la ricetta indigesta: mezzo chilo di carne del PDL e – per una culinaria par condicio – altri cinquecento grammi di PD, foglie di Monti condite con sale dell’UDC e per essere sicuri, cipolle verdi al sapore di Lega Nord.
Il Presidente è allergico ai nuovi ingredienti: come tocca un pezzo di grillino, una forte orticaria lo colpisce irritandogli le ancestrali mani.

L’inciucio è pronto, può essere servito ai media per essere distribuito sulla tavola degli italiani.

MMo


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