Dopo 54 mesi di crisi ininterrotta il settore delle costruzioni registra un'inversione di tendenza. Lo afferma Confartigianato secondo cui "sono tornati i segni positivi per la produzione, che a settembre 2015 mostra una crescita dello 0,4%, e per l'occupazione che al secondo trimestre 2015 mostra un +2,3%, pari a 34.000 occupati in più nell'ultimo anno. Per Confartigianato, la spinta per uscire dalla crisi può arrivare dal bonus per ristrutturazioni edili e dalla riforma degli appalti.
LA DINAMICA TENDENZIALE DELLA PRODUZIONE NELLE COSTRUZIONI(Gennaio 2012-settembre 2015 - var. % su stesso periodo anno precedente)
Nel mese di settembre 2015 l'indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni in Italia ha registrato, rispetto al mese precedente, una riduzione dello 0,3%, mentre l'indice corretto per gli effetti di calendario è aumentato in termini tendenziali dello 0,4%, tornando a crescere per la prima volta da marzo 2011, dopo 54 mesi. Nella media dei primi nove mesi dell'anno persiste ancora una diminuzione del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Nell'Eurozona a settembre si registra un calo congiunturale dell'indice della produzione dello 0,4% mentre su base tendenziale l'indice sale dell'1,8%.
Segnale positivo anche dalla filiera manifatturiera di 20 settori che forniscono prodotti per l'edilizia dove la produzione a settembre cresce del 4,6%, anche se persiste un calo 3,2% nel totale dei primi 9 mesi del 2015.
Il segnale della produzione di settembre si associa alla crescita dell'occupazione nelle Costruzioni che nel secondo trimestre 2015, dopo quasi cinque anni (diciannove trimestri) segna un aumento del 2,3%, pari a 34 mila occupati in più in un anno.
Sul fronte della azioni di politica fiscale a favore del settore, mentre la Legge di stabilità 2016 conferma gli incentivi alla domanda privata, si registra una grave carenza della domanda pubblica: la spesa delle Amministrazioni pubbliche per fabbricati, opere stradali e altre opere del genio civile, quali porti, condotte, opere per la difesa del suolo, linee ferroviarie, ecc. nella media degli ultimi cinque anni è pari a 24.762 milioni di euro, di 5.092 milioni inferiore (-17,1%) ai 29.854 milioni della media dei cinque anni precedenti; nel 2014 la spesa crolla a 20.864 milioni, inferiore al livello del 2000.
I primi - e ancora deboli - segnali di ripresa non devono far dimenticare che la strada per il recupero è lunga e impervia: basti considerare che i livelli di produzione delle Costruzioni di settembre 2015 sono inferiori del 28,9% a quelli dello stesso mese del 2011 - all'inizio della crisi del debito sovrano e precedente agli shocks sui tassi di interesse e tassazione immobiliare - e addirittura inferiore del 41,8% ai massimi di settembre 2007.
L'analisi sul settore nel Rapporto 2015 ANAEPA Confartigianato Edilizia "Il tempo dell'incertezza" - Clicca qui per scaricarlo
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