Edilizia scolastica, Renzi: i 2 miliardi erano “incastrati”

Creato il 10 marzo 2014 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT

L‘edilizia scolastica in testa alle priorità di Matteo Renzi. Lo sappiamo. Per un motivo o per un altro, o per convinzione, il Premier mette sempre in testa la scuola, gli edifici scolastici e l’edilizia scolastica. La scorsa settimana è stata importante da questo punto di vista. Vediamo cos’è successo.  I 2 miliardi e mezzo già previsti per la scuola sono una copertura certa, risorse che erano incastrate in vari capitoli di spesa.

Da Siracusa, seconda tappa, dopo Treviso, del programmato tour nelle scuole del Paese, il presidente del consiglio, cha ha molto a cuore l’edilizia scolastica, ha annunciato che sono pronti 2 miliardi per rimettere in sesto i malridotti edifici scolastici.  Bisogna “dare una corsia preferenziale ai soldi per la scuola, perchè si spendano con tempi più serrati di quelli previsti dalle norme vigenti” ha detto il Premier parlando ai sindaci del Siracusano.

Nel Decreto del Fare era stata stanziata una somma – 150 milioni – per l’edilizia scolastica, ma finora è stata solo parzialmente aggiudicata a livello regionale: poco più di 35 milioni (il 23,8) per 207 interventi rispetto ai 692 ammessi al finanziamento (circa il 30%).

Renzi vuole dare un’accelerata agli interventi sull’edilizia scolastica. Intanto ha scritto ai sindaci invitandoli a comunicare gli istituti scolastici bisognosi di interventi (“una iniziativa dalle modalità certamente inconsuete – ha commentato Fassino – ma benvenuta per rompere l’immobilismo”) e poi ha annunciato per mercoledi’ prossimo un pacchetto di misure per la scuola (in cantiere pure l’efficientamento energetico per spendere meno in bollette) “che mettiamo tutte insieme per non incatenare i sindaci, ma scatenarli”.

Che ci sia bisogno di scatenare le forze lo confermano i dati. Secondo la fotografia scattata da Legambiente il 62% dell’edilizia solastica è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica, il 37,6% ha necessita’ di interventi di manutenzione urgente, il 40% è privo del certificato di agibilità, il 60% manca del certificato di prevenzione incendi.

A Palazzo Chigi e a viale Trastevere si lavora sia sul piano tecnico sia sulle coperture finanziarie per avviare l’operazione edilizia scolastica. “Per questi 2 miliardi e mezzo ci sono coperture certe, risorse incagliate in vari capitoli di spesa che stiamo sbloccando per farle convergere sullo stesso obiettivo. Certamente non saranno sufficienti a mettere tutto a posto. Per questo – ha spiegato il sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi – stiamo lavorando, anche in queste ore, assieme agli enti locali per verificare le varie disponibilità, proprie o reperibili da altre fonti. Vanno trovate altre soluzioni oltre ai fondi diretti. Gia’ in passato sono stati presi in considerazione fondi d’investimento e forme di partenariato pubblico-privato e si stanno valutando varie possibilità”.

Intanto gli enti locali si rimboccano le maniche. “Stiamo inviando la documentazione sui progetti già appaltati al Miur e nel frattempo abbiamo iniziato a inviare alla mail del Governo – ha informato il presidente dell’Upi Antonio Saitta – le proposte di interventi, così da permettere al presidente Renzi di disporre, entro la data indicata del 15 marzo, di almeno un progetto per Provincia sulle scuole superiori”. E se il sindaco di Varese, Attilio Fontana (Lega Nord) accusa Renzi di demagogia (“se vuole dare un segnale lo dia sbloccando il Patto di stabilità”), il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali guarda al sodo: “Il tema di quale gatto usi Renzi per prendere il topo non mi appassiona. L’importante e’ il risultato” dice e assicura: “se arrivano i 100mila euro richiesti, in un mese avvio i lavori”.

Ma investire nell’edilizia scolastica e rilanciarne l’efficientamento energetico rappresentano solo una piccola parte degli interventi di cui la scuola ha bisogno per garantire un servizio di qualità. Ci sono poi tutti gli interventi “non strutturali” che sono altrettanto urgenti.

Vediamo se la settimana che si è appena aperta porterà nuovi chiarimenti sull’edilizia scolastica e le intenzioni del Governo Renzi.. .


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