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Edimburgo: Mary King's Close

Creato il 07 maggio 2014 da Giovy

Visitare i vicoli di Edimburgo

Picture for courtesy of VisitScotland.com


A volte ci sono luoghi che desideriamo tanto vedere, che pianifichiamo per mesi di visitare, ansiosi di essere lì. Poi arriva la classica cantonata, e l'altrettanto classica frase, "si poteva anche evitare". Ovviamente ci sta, non sempre le cose nei viaggi possono andare per il verso giusto (meglio una cantonata che qualcosa di più serio, comunque). Ciò che fa un po' arrabbiare è quando si trovano certi luoghi storici importanti usati come attrazioni da luna park. E quando cerchi di documentarti prima, e nessuno te lo dice. Questo è il caso del Mary King's Close a Edimburgo.
Mary King's Close [Vicolo di Mary King] è uno degli spot più famosi, surreali e particolari di Edimburgo, ed il suo nome è preso da quello di una donna che nel '600 viveva lì e vi possedeva alcune proprietà. Detto in due parole è un antico quartiere su cui si è costruito ulteriormente, e che di fatto è diventato sotterraneo, sviluppandosi al di sotto della zona del Royal Exchange (ex Camera di Commercio, ora sede del Consiglio Comunale), sulla famosa via centrale detta Royal Mile. In questo luogo si incrociano storia e leggenda: si racconta infatti che durante una pestilenza i suoi abitanti siano stati murati vivi, per evitare che uscissero a propagare il contagio. Ma questa notizia è confermata da alcune fonti e negata da altre, quindi ve la riporto così com'è.
Trovandoci in Scozia, non mancano naturalmente le storie di fantasmi, si dice avvistati diverse volte nei vicoli e nelle abitazioni del Close. Il più famoso è quello di Annie, una bambina che sarebbe stata vista ed identificata anni fa da una medium giapponese, che ha lasciato in regalo allo spettro giocattoli e soldi. Questa è una tradizione che continua tuttora: la stanza "occupata" da Annie è piena di giochi e bambole lasciati dai turisti, e c'è una cassetta dove si raccolgono offerte in denaro. Dicono che tali offerte vengono date in beneficenza ai bambini malati, ma sempre per il fatto che siamo in Scozia, ed anche per come ho visto essere gestito il tutto, non ci metto la mano sul fuoco.
Ho fatto la conoscenza casuale col Mary King's Close anni fa, grazie ad un paio di documentari televisivi su Edimburgo. La storia era singolare ed affascinante, e tutto era stato presentato come un "normale" luogo storico che poteva esser visitato alla stregua di un castello o di un museo. La realtà è invece molto diversa. Le visite sono possibili solo in gruppo, accompagnati da guide in costumi ispirati a diversi personaggi dell'epoca (più o meno inventati), che si danno il cambio a rotazione. I tour partono ogni 15 minuti: potete comprare i biglietti direttamente sul posto, ma dato l'afflusso di visitatori è possibile (e consigliata) la prenotazione online.
La mia guida era una ragazza, che parlava come recitando un copione o un rosario, talmente in fretta che penso di aver capito un quarto delle spiegazioni. Lungo il percorso sono poi previste delle macchiette, come rumori per spaventare quando si parla di fantasmi, topi finti, manichini e scenette da teatrino parrocchiale. Fermarsi da qualche parte, per guardare ed ammirare con calma questo posto incredibile, è praticamente impossibile visto che le partenze dei gruppi hanno orari fissati, e si viene accompagnati (o sospinti, a seconda di come la si vede) un po' come una mandria al pascolo. Ovviamente fotografare e filmare è vietato: per chi vuole c'è una fotocamera dell'organizzazione, che vi riprende (a pagamento, of course) come accade sulle montagne russe dei moderni parchi di divertimento. Le luci nei sotterranei sono tenute bassissime non solo per creare atmosfera, ma anche per mettere i bastoni tra le ruote a eventuali fotografi "portoghesi".
Quello che avevo pregustato per mesi come uno dei giri più interessanti si conclude in circa 45 minuti. Il costo (biglietto per adulti, aggiornato al 2014) è di 12.95 sterline: lascio al vostro giudizio se ne vale la pena. Il mio giudizio è invece che è un vero peccato che un luogo tanto affascinante, che fa parte della storia di Edimburgo, venga trattato come il baraccone di una fiera. A dire il vero ne sono rimasto molto stupito, vista l'attenzione che gli enti storici della Gran Bretagna hanno verso gli edifici e le costruzioni di questo genere.
Concludo con una curiosità (seria). In Scozia è vietato per legge abitare sottoterra: si può lavorare ed avere un negozio in un ambiente sotterraneo, ma non ci si può vivere stabilmente. Questa è la ragione principale dell'abbandono del Mary King's Close. Quando la zona è stata ricoperta dalla costruzioni sovrastanti, gli abitanti hanno dovuto sgombrare, ma chi aveva un'attività ha continuato per un certo tempo ad esercitarla là sotto. Un po' come le guide del tour organizzato.

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