Heineken Cup - Murrayfield
Edinburgh 19 - 14 Toulouse
Splende il sole su Edimburgo ed è davvero una metafora perché mentre sulla città scozzese il cielo è plumbeo, al Murrayfield l'Edimburgo vince 19-14 sul Tolosa e prosegue il suo sogno in Heineken Cup, staccando il biglietto per le semifinali. Tra i quarti in programma, era quello che all'esperienza dello Stade contrapponeva l'entusiasmo della franchigia celtica che dopo tanto penare e una storia sportiva fatta di alti e bassi va a finire tre le migliori quattro della coppa più ambita tra i club europei. Scozzesi che già nella fase a gironi si erano divertiti a battere tanto all'andata quanto al ritorno il Racing Metro e confermano il trend positivo contro gli scafati allenati da Guy Novès che da bordo campo prende atto della sconfitta.
I padroni di casa partono come meglio non potrebbe, andando a marcare meta dopo un minuto e mezzo con il mediano Mike Blair: è una candela dell'apertura Greig Laidlaw a mettere sotto pressione l'estremo avversario Yannick Jauzion che viene disturbato anche dal compagno Yves Donguy appena davanti alla linea di meta, il pallone finisce nelle mani di Blair che rovesciato appoggia l'ovale a terra. I Gunners hanno l'abbrivio e tentano di sfruttarlo con una rimessa sui 5 metri, ma in ruck il possesso passa di mano. Tolosa tenta di organizzarsi, di guadagnare spazio sul terreno, di andare a mettere paura a chi hanno di fronte e al pubblico di casa, ma quando si ritrova per la prima volta nei 22 scozzesi, arriva il fumble di Luke Brugess mentre raccoglie palla dal set up.
I transalpini faticano in touch, in compenso possono assicurarsi un appiglio in mischia ordinata. E intanto due piazzati di Lionel Beauxis (4', 19') aiutano ad accorciare e il momento per accelerare si presenta tra il 25' e il 27', quando l'arbitro Nigel Owens mostra il cartellino giallo prima al pilone Allen Jacobsen poi alla terza linea Ross Rennie: Jacobsen disturba un penalty battuto veloce, Rennie mette le mani in ruck a ridosso della propria linea di meta e va a fargli compagnia nel momento peggiore per i suoi. Beauxis infila i pali per il sorpasso, su indicazione del capitano Thierry Dusautoir che non chiede un ingaggio in superiorità numerica là davanti. E così arriva la marcatura dell'ala Timoci Matanavou che in mezzo al campo raccoglie un calcio dalla profondità, la linea di Edimburgo non si dispone, il trequarti ha di fronti avanti lenti e un corridoio che porta dritto in meta. Beauxis non trasforma e al 30' è 14-7 per lo Stade.
Al Tolosa però mancano focus e trama e la precisione - 22 turnover concessi a fine gara, contro i 9 di Edimburgo. La difesa impedisce all'olandese volante Tim Visser di lasciare una vera impronta nel match, intanto almeno Jacobsen torna a dare una mano ai suoi e prima di andare negli spogliatoi, Laidlaw di drop accorcia le distanze (10-14). Tolosa avrebbe l'occasione per pungere con una mischia nei 22 scozzesi a tempo ormai scaduto, ma una volta che l'ovale passa al largo, si smarrisce.
La disciplina, sa fare la differenza. Al 45' il navigato William Servat lascia i suoi in 14 (contrappasso, con la mischia che cede) e consente a Laidlaw di portare Edimburgo sotto di uno e cinque minuti più tardi avanti di due, grazie ad un altro calcio di punizione. Gli scozzesi sono di nuovo in vantaggio, di rincorsa, Beauxis sbaglia mira e si prosegue. La ripresa diventa ben presto una questione di nervi e se appunto Edimburgo non ha più niente da perdere, Tolosa ha tutto ed è imbrigliata. Non accelera, tiene il possesso, ma il movimento della palla non porta lontano, così i padroni di casa si organizzano e difendono. E quand attaccano, cercano il penalty. Si impegnano anche in sedici fasi di fila, indietreggiando: un po' coma la Scozia di Andy Robinson (che aveva ripreso ad allenare proprio con i Gunners dopo l'esperienza sulla panchina inglese). Il gioco al piede non aiuta, con un bella pedata lunga di Clement Pointrenaud che però non esce.
Tolosa non crea grandi occasioni, Edimburgo controlla. E se al 78' Dusautoir ruba palla in rimessa a centrocampo, lo Stade la perde di nuovo al largo (la pressione della back row sul mediano di turno francese, che sia Burgess o Jean-Marc Doussain, si fa sentire). E all'80' Laidlaw calcia da buona posizione perché la festa cominci e non tradisce: 19-14. Sorride il coach irlandese Michael Bradley e con lui Chris Paterson, che segue i suoi come emissario tecnico a bordo del campo. La bella storia europea di Edimburgo può continuare almeno per un altro turno.