Edipo re (429 a.C., tit. or. Οἰδίπους Τύραννος) di Sofocle è la tragedia per antonomasia della cultura greca. Quella che, anche grazie all'interpretazione posteriore (in primis aristotelica), rappresenta il modo stesso di intendere il genere e un'idea tragica dell'uomo; Edipo re è la tragedia che ogni volta si riscopre, l'opera nella quale ci si ritrova. Non è neanche problema di tragedia perfetta, cioè compimento e acme di una forza espressiva, bensì siamo di fronte a una vera e propria epifania della tragedia stessa, la sua più intrinseca manifestazione. Nell'indagine del re, nell'inchiesta spietata contro ogni impurità risiede il progressivo assestamento del destino nel cuore dell'uomo. Mai tragedia ha espresso con più potenza il dolore esistenziale dell'essere umano: tutto è già accaduto, la tragedia sta nel suo manifestarsi contro un essere inchiodato alla sua sofferenza. Non è un caso se, quando (nel 1932) Jean Cocteau rivisitò a suo modo il mito, lo concepì come una macchina infernale. Ogni nuova scoperta per il protagonista è una tappa dell'esecuzione di una condanna.
Lo spettacolo che Daniele Salvo ha allestito per il XLIX ciclo di rappresentazioni classiche dell'INDA a Siracusa, sul testo ormai consolidato di Guido Paduano, non rinuncia a rivisitare uno degli archetipi culturali europei. Molto applaudito dalle donne per la prestanza fisica dello splendido protagonista (Daniele Pecci), l'allestimento di Salvo si fa apprezzare da tutti (e in particolare dai più giovani) per la sua energia immaginifica e per il ritmo serrato impresso alla messa in scena. Incombe sui personaggi la presenza di una testa femminile orbata, priva di naso, muta: forse il destino, forse la stessa Necessità tragica, la creatura dall'aspetto di pietra sembra - fino a un certo punto - imperturbabile e comunque, impermeabile alla vita dei protagonisti, salvo poi palesare il senso stesso della tragedia. Le fa da contraltare, per parte sua, lo spettro scatenato e furioso della sfinge, in un ruolo cantato da musical che mi ha lasciato perplesso per la sua concezione poco sobria o pertinente, ma che senz'altro ha un riscontro sicuro nell'ottima prova interpretativa di Melania Giglio.
Edipo re di Sofocle alle rappresentazioni classiche di Siracusa
Creato il 09 giugno 2013 da SpaceoddityPossono interessarti anche questi articoli :
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