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Editoriale di novembre

Creato il 18 novembre 2011 da Carlo_lock
Epperò....di tempo ne è passato dall'inizio del mese. E ti metti a far l'editoriale adesso?
Amici, ho voluto fare come se fosse estate, come se fosse agosto, quasi per par condicio. Non è pensabile che s'interrompa o si limiti solo ad agosto l'attività in nome delle "vacanze". Io questo mese ho come "bigiato", ero qui, ma era come se fossi via. Di tempo ne ho avuto, ma era come se fossi via. Anche questo è un modo di comunicare, in fondo...anche questo è un editoriale in fondo. Raccontare la propria assenza. Ma come si racconta un'assenza? Come si racconta quasi un mese dominato dall'assenza? Si recupera tutto postando 10 post in una volta? Questo mese ho violato la regola del blog giornaliero e ho volutamente mancato a una giustificazione compiacente. La giustificazione non c'è, tranne forse quella di un'assenza (che non si giustifica). Al momento di scrivere, non c'era occasione di scrivere, al momento di accendere il pc si facevano altre cose.
I giorni volano, le ore passano. Tutto scorre. Niente torna indietro. La nebbia fuori dalle finestre fa dormire, questo mese questo blog non è stato un punto di riferimento. In fondo novembre è il mese degli scioperi, no? Mi sembra anzi che gli scioperi non manchino neanche quest'anno....porca miseria, non posso nemmeno dire di poter risparmiare sulla connessione Internet perché adesso c'è il canone unico Adsl o Fastweb. Ma vi ricordate la connessione analogica? Che stavi a contare i minuti preoccupato della bolletta o della persona in attesa di chiamare con la linea bloccata? Ecco, in quella situazione gestire un blog sarebbe stato più complesso, no? Oggi invece è diverso, anzi, bisogna diversificare. Ed infatti il mondo di oggi è fatto di strategie per arrivare alla differenziazione di un prodotto, in una piena logica capitalistica.
Intanto il governo è cambiato, ma ancora Berlusconi, dopo la resa ufficiale, dice che non è democratico, perché non è eletto dal popolo. Ma a volte la democrazia è peggio della dittatura, soprattutto quando gli eletti non vengono scelti o non rispondono del proprio mandato agli elettori. E poi il popolo può cambiare idea e il governo tecnico è soltanto un modo per non aspettare le elezioni o per tirare fuori l' Italia dal pantano.
Ieri una ragazza era sconvolta perché avevano cambiato l'aula di una conferenza, lei veniva da Ginevra apposta per quest'incontro. Per noi è quasi normale che si cambi l'aula ogni tanto, per lei no. L'ho accompagnata, ci ho provato, le ho chiesto se era su Facebook, lei veniva dal Montenegro, ma poi mi ha dato un probabile nome falso. Su Facebook non c'era. E intanto, sempre su Facebook, sono arrivate richieste d'amicizie di donne sconosciute, le ho accettate, ma senza un perché....o meglio forse un perché c'era: cercare di portarle a letto, prima o poi, chissà quando. Non m'interessa altro, ma poi mi dico che Milano ha un tempo da vomito e la sera non uscirei nemmeno dietro pagamento, nemmeno per una donna. Bè, tornando al discorso di prima, per la montenegrina-ginevrina il cambiamento d'aula era una cosa fuori dal comune, ecco le figure che facciamo! Mi capitò anche con una ragazza austriaca che trovava, sempre qui a Milano, inconcepibile che nessuno facesse niente per interrompere l'allarme di un'automobile che andava avanti solo da una manciatina di secondi.
Ecco il racconto di un'assenza.

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