Qualcosa e’ cambiato? Di sicuro e’ cambiata l’atmosfera intorno all’Inter, l’allontamento di Walter Mazzarri con il successivo avvento di Roberto Mancini sulla panchina nerazzurra ha cambiato di sicuro i tifosi ed il rispettivo punto di vista delle partite.
Parliamoci chiaro, se il derby avrebbe avuto Mazzarri in panchina, con il conseguente risultato di 1-1, contro il modesto Milan visto domenica sera, l’ira sui Social Network da parte dei tifosi interisti si sarebbe fatta sentire e come; non ora, che si legge: ”Ho visto una mentalita’diversa” oppure ” si vede la mano del Mancio e che i ragazzi lo seguono” o cose simili a tratti troppo sdolcinate per essere davvero prese in considerazione.
L’Inter e’ cambiata solo ed esclusivamente nell’aria che si respira intorno alla societa’, perche’ sino al giorno prima dell’esonero dell’ex allenatore di Sampdoria e Livorno, Erik Thohir non era un presidente da Inter perche’ difendeva il proprio tecnico, oggi invece e’ l’uomo giusto e finalmente fa il bene per questa societa’.
La verita’ come sempre sta nel mezzo, di sicuro allontanare l’ex tecnico del Napoli e’ stato solo ed esclusivamente fattp per cambiare e dare lo scossone, ma non ai calciatori ma all’ambiente in generale, e per far ritornare i tifosi ad amare questi colori, che hanno bisogno dei loro sostenitori, hanno bisogno di essere incitati e difesi, hanno bisogno che San Siro torni ad essere un fortino che spaventa tutto e tutti, qualcosa e’ cambiato, e se si incomincia dal ritrovato amore dei tifosi, ebbene si qualcosa e’ cambiato per davvero, ma per favore non mi si venga a dire che anche il Mancio il cosi tanto amato Mancio non ha fatto gia’ capire, che sino a gennaio ci sara’ l’orrore tattico di vedere Kovacic e Palacio emarginati su una fascia, provate a pensare solo per un secondo che una cosa del genere l’avesse fatta Mazzarri, credo che San Siro sarebbe venuto giu’ dalle critiche, fischi ed insulti.
Qualcosa e’ cambiato, si si e’ tornati ad un anno fa, ossia che a comandare e’ ancora Massimo Moratti, qualcosa e’ cambiato, ossia che Thohir ha capito che l’Inter sara’ sempre nel nome della famiglia Moratti e che in Italia il business non conta, ma che il calcio e’ prima di tutto passione, amore, pazzia gioia e dolore per i propri colori, principio fondamentale per questo bellissimo gioco.
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