Per orientarsi...
Gentile lettore o lettrice,
S. ti ringrazia per aver sfidato le maree del web ed essere approdato su questo minuscolo nodo dell’immensa rete. Soprattutto, ci auguriamo che non ti fermi qui e che abbia voglia di esplorarlo e immergerti con noi nella memoria infinita. Questo è lo spirito del nostro manifesto.
Noi del caso esse, studenti di storia, puntiamo a condividere gli strumenti della ricerca storica ed aprire il loro prodotto ad una riflessione collettiva. Crediamo che la socializzazione della storia arricchisca sia chi della storia cerca di fare una vocazione, sia chi non ha mai pensato che essa potesse essere oggetto di considerazione.
A questo punto ci sembra opportuno spendere due parole sulla nostra esse puntata. A te cosa fa venire in mente “S.”? Aperti alla tua immaginazione, vogliamo proporti il nostro spunto: S. è un omaggio a Solomon Shereshevsky, un uomo che non sapeva dimenticare.
Ci auguriamo che gli articoli qui proposti possano interessarti e che il formato blog ti stimoli (e ci stimoli) a partecipare a questo esperimento di riflessione storica collettiva. Ricorda, inoltre, che il nostro linguaggio, a volte strampalato, non deve spaventarti… fai sentire la tua voce! Siamo convinti che spesso commenti, domande, illazioni abbiano più senso di altisonanti paroloni e possano aiutarci ad essere meno settari. E poi sai come si dice: scripta manent…
Abbiamo deciso di legare la nostra produzione a parole-chiave: periodicamente potrai trovare su questo blog una serie di articoli che rimandano ad un’unica area semantica. Questa opzione di ampio respiro vuole convogliare gli interessi di ognuno di noi, che variano dalla storia moderna alla contemporanea e nelle più disparate diramazioni, in un complesso che speriamo ti risulti piacevole ed omogeneo.
La prima parola-chiave che proponiamo è «Unitalia?».
Il nostro lavoro non si inserisce nel clima di celebrazione retorica, bensì in un contesto di analisi del racconto storico nato all’ombra di questo anniversario. Partendo da questa critica dei testi, le diverse storie italiane, gli eccessi e le problematiche del nostro paese sono, infatti, diventati uno dei primi dibattiti che abbiamo svolto come gruppo. Una discussione che è partita dalla “strana” lezione di storia di Benigni al festival di San Remo, uno dei tanti casi di questo 2011 commemorativo in cui l’idea di nazione è diventata terreno di scontro politico. È anche ovvio che sia così.. direte voi (giustamente). Ma bisogna fare un passo in avanti e riflettere criticamente di tutto ciò. Insomma, chiedersi: la storia di questi 150 anni può aiutarci a capire l’Italia di oggi?
Senza la minima pretesa di essere esaustivi, abbiamo provato a frequentare concetti come Nazione, Unità, politica di potenza, frontiera.. Dalla strumentalizzazione della figura femminile al divario Nord-Sud, dalla prima guerra di Libia (eh sì, stiamo vivendo già la seconda!) al problema etnico dentro i confini nazionali. E prima che il 2011 volga al termine, contiamo di arricchire questo primo elenco di articoli con altre riflessioni. Il tutto “accompagnato” da alcuni articoli più rapidi, raccolti nelle rubriche, forse non così slegati dalla parola-chiave.
La questione è sempre aperta, sia da parte nostra che da parte di chi ci legge. Il racconto storico, in fondo, è patrimonio di chi lo condivide… Ecco, vorremo che tu, arrivato in fondo alla pagina, condividessi con noi anche solo le tue impressioni iniziali.
S. ti augura buona lettura.