Il signor Arrigo Sacchi ha usato la parola vergogna ne definire l’eroica Inter del Triplete, io nel mio EditoriAlex gli vorrei solo dire che…
Caro Arrigo Sacchi volevo dirti semplicemente che forse hai usato la parola peggiore nell’esprime un tuo concetto, che e’ anche opinionabile, perche’ VERGOGNA, per definizione significa: ”Sentimento di colpa o di umiliante mortificazione che si prova per un atto o un comportamento, propri o altrui, sentiti come disonesti, sconvenienti, indecenti, senso di disagio che si prova nei riguardi di qlcu. o qlco. che si teme possa sminuire la considerazione degli altri. Senso di impaccio, di timore dovuto a timidezza o ritrosia. Disonore, infamia, fatto o situazione disonorevole o che suscita indignazione: non è una v. vivere di elemosine || che vergogna!, vergogna!, escl. usate per esprimere biasimo, riprovazione, indignazione”.
Insomma fermandosi un solo secondo, tanto basta per capire che, quello affermato dall’ex allenatore del Milan e della Nazionale e’ una colossale caxxata o cavolata, oppure si dovrebbe pensare semplicemente che in quel momento era ignaro di tale definizione.
Da interista, sono il primo a criticare la dirigenza e la squadra quando fanno cose poco consonne al nome dell’Inter, oops pardon, Internazionale, ecco gia’ proprio nel nome della societa’ c’e’ quel segno d’essere aperti a nuovi mondi e orizzonti.
Ma la cosa piu’ importante e’ che se io tifoso, vedo argentini come Zanetti, Cambiasso, Milito, Samuel, oppure i brasiliani Julio Cesar, Maicon, Lucio o l’olandese Sneijder, Eto’o, Stankovic, Pandev Chivu, lottare, sudare dare tutto per la mia gloriosa squadra e vedere un 18enne italiano, vedere che quella maglia la getta all’aria, allora ben vengano, argentini, brasiliani, asiatici che vengano anche da Marte poco interessa, l’unica cosa che conta e’ rispetto per chi ti paga e per chi supporta, e questa gente sopra citata piu’ Jose’ Mourinho in panchina l’hanno dimostrata, e l’etnia poco interessa, perche’ se nel 2015 si dovrebbe pensare ancora a queste cose beh, mio caro Arrigo Sacchi sgnifica che difficilmente il mondo possa andare meglio….