Edoardo Puglielli. Per la vita di Sacco e Vanzetti. Le mobilitazioni popolari in Abruzzo e Molise 1921-1922 (2013)

Creato il 04 febbraio 2015 da Silcap

Dopo uno scandaloso processo, il 14 luglio 1921 il tribunale di Pleymouth condanna gli innocenti Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti alla sedia elettrica. Sotto la bandiera della difesa dei due anarchici si sviluppa una straordinaria campagna di solidarietà internazionale mai vista prima. È una fase difficile per il movimento dei lavoratori, marcata da un arretramento politico e sociale che attraversa il mondo intero. La crisi economica, sociale e morale e l’esasperazione dei nazionalismi iniziano a provocare tra le masse reazioni orientate verso soluzioni di estremo autoritarismo. Finanziato dai grandi ceti industriali ed agrari il fascismo va insediandosi in Italia, mentre decine di paesi s’avviano a subire dittature più o meno dure. La reazione politica tocca anche la Russia, andando ad incancrenire il movimento comunista internazionale. Tutto ciò, tuttavia, non impedisce al movimento di solidarietà di guadagnare in ampiezza e di segnare in modo profondo e duraturo la coscienza di milioni di lavoratori nel mondo. I primi a muoversi sono ovviamente gli anarchici, dando avvio a quella mobilitazione internazionale rimasta alla storia per la sua durata e la sua vastità. In Italia, a partire dall’ottobre del 1921, militanti, gruppi, federazioni e unioni organizzate nell’Unione anarchica italiana (UAI), assieme ai numerosi gruppi degli antiorganizzatori, a quelli non federati e agli elementi del sindacalismo libertario, programmano, promuovono e portano avanti una vasta agitazione capillare che investe sia le grandi città che i piccoli centri della penisola.

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