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EDUCARE: cose da fare e da non fare in una RELAZIONE educativa

Da Psychomer
EDUCARE: cose da fare e da non fare in una RELAZIONE educativa Perché leggere questo articolo?
Perché in ogni professione e in ogni ruolo (ad esempio di genitore, figlio, marito, suocera…) tu hai delle relazioni con altre persone. Alcune sono sullo stesso livello, ovvero simmetriche, altre sono più “sbilanciate” verso una parte, cioè asimmetriche : ad esempio la relazione di un genitore con un figlio.
In alcune relazioni vieni educato, in altre invece sei tu l’educatore! Ma l’educatore come educa? Con gli attrezzi fisici? No! educa con e attraverso la relazione che è fatta di empatia, ascolto, silenzio e testimonianza.
Tutto ciò è possibile grazie alla partecipazione di entrambi, alle ESPERIENZE in cui si è immersi e coinvolti. Da qui il motivo del post: le esperienze in educazione devono guardare al bene, al POSITIVO.
Perché le esperienze devono essere positive?
Perché la relazione, nell’esperienza, determina la FORMAZIONE e la CRESCITA di una persona... e, siccome NON SI PUO’ NON EDUCARE, OGNI ESPERIENZA POSITIVA O NEGATIVA CHE SIA HA UNA CONSEGUENZA.

Le conseguenze certamente non rispondono alla legge del determinismo, per cui dato un comportamento ci sarà sempre la stessa causa! Però, le esperienze, soprattutto quelle negative, AUMENTANO IL RISCHIO, LE PROBABILITA’ DI UNO SVILUPPO ATIPICO.
Qual’è l’esperienza più negativa in una relazione ASIMMETRICA?
LA DISCIPLINA NEGATIVA ovvero l’insieme di atteggiamenti di continua critica o focalizzazione su ciò che si sta sbagliando (piuttosto che su ciò che si sta facendo bene), dispensando solo castighi e rimproveri senza mai fornire rinforzi positivi. A ciò si aggiunge l’utilizzo di dure punizioni corporee e psichiche che provocano vergogna, paura e umiliazione nell’altro.
Gli studi dimostrano che le conseguenze della disciplina negativa aumentano il RISCHIO di:
- Comportamenti antisociali
- Abuso di sostanze
- Problemi di comportamento, specialmente nella gestione dello stesso
- Difficoltà emotive, insicurezza e nella costruzione di relazioni stabili e significative
- Sentirsi non amato e non ben voluto
- Assumere a loro volta il pensiero che l’unico modo per ottenere qualcosa è la violenza, fisica o psichica e la vendetta.
COME CREARE UN CLIMA POSITIVO? [1]
Inanzitutto occorre trascorrere molto tempo con la persona che stiamo educando, svolgendo con lei tante più esperienze possibili (ovviamente che le interessano e adatte alla sua età). Questo significa condividere soprattutto il gioco, se si tratta di un bambino! Ascoltatelo e rispondetegli in modo adeguato alla sua età, se il piccolo ha due anni è inutile e controproducente fare spiegazioni lunghe e noiose (anche se forse vale sempre questa frase!). Non etichettatelo: è il comportamento sbagliato e non la persona in sè. Egli si deve sentire amato e ben voluto, attraverso esternazioni verbali e fisiche di affetto. Complimentiamoci per gli sforzi e per il processo,svolto , anche se il risultato non viene pienamente ottenuto!
[1 ]http://www.health.com/Consumer/issues/discipline.html

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