Magazine Famiglia
Educare i figli significa accompagnarli nella crescita con regole, ma soprattutto dando il buon esempio e confrontandosi nel dialogo con i giovani
Da Angelo84La famiglia è una società in piccolo. Qui troviamo l'essenza della società: la gerarchia, l'economia, i valori proposti e condivisi, le regole e le sanzioni.
I genitori rappresentano l'autorità, ma c'è differenza tra l'essere autorevoli e autoritari.
Diciamo che un genitore è soprattutto un modello per i figli. Significa che farsi rispettare non è un semplice ordine che si può dare ai figli, ma un esempio di comportamento che parte proprio dall'adulto, e che il giovane guarda e impara.
Un genitore troppo autoritario, il cui modello educativo si limita nel dare ordini, forzare il figlio a seguire quelle che sono le proprie indicazioni attraverso rimproveri, alzando la voce, oppure facendo notare che il bambino, o l'adolescente, non è economicamente indipendente, e per questo deve accettare le decisioni che arrivano da chi lo sostiene economicamente, ecc.; corre il rischio di trasformare i suoi figli in "piccoli ribelli".
In questo caso, infatti, i giovani non sentono (e non riconoscono) legittima l'autorità del genitore, e tenderanno ad una rivolta sempre più energica che, nei casi più gravi, può arrivare a sfociare in comportamenti antisociali e delinquenziali.
È perciò fondamentale per un genitore essere riconosciuto dai propri figli come una figura legittima, ed essere preso a modello, piuttosto che imporre un controllo bastato esclusivamente su un principio di ricompense e punizioni.
Di fatti, il modello della ricompensa e della punizione è efficace solo e quando il "controllore" è presente fisicamente, mentre se il comportamento è appreso volontariamente dai giovani, perché ritenuto da essi stessi utile per la loro vita, e la loro motivazione è intrinseca, il comportamento viene mantenuto anche quando il genitore non è presente.
Questo particolare tipo di studio pedagogico, sull'educazione familiare dei figli, focalizza la propria attenzione sul rapporto tra gli stili educativi dei genitori e le credenze che gli adolescenti in modo particolare, e i giovani, hanno in merito alla legittimità dell'autorità genitoriale, e su come queste percezioni vengano correlate ai comportamenti tipicamente delinquenziali.
Infatti si può notare, dai risultati delle ricerche effettuate in ambito pedagogico e familiare, che i genitori autorevoli risultano essere sia esigenti che controllanti, ma anche sensibili e comprensivi quando si tratta di ascoltare le esigenze dei propri figli. Essi tendenzialmente cercano di stabilire una comunicazione bidirezionale, stando attenti a spiegare ai figli (a seconda dell'età e delle esigenze dei giovani) quali sono le ragioni alla base delle regole che vengono imposte. Ma essi sono anche aperti all'ascolto e alla discussione di eventuali suggerimenti e critiche.
Per queste ragioni, i figli di genitori autorevoli evidenziano tendenzialmente spiccate caratteristiche di autocontrollo, autosufficienza e capacità di giudizio.
Cosa che, al contrario, non avviene per chi ha a che fare con genitori autoritari, che sono adulti esigenti ed esercitano un forte controllo sui figli, ma risultano a livello empatico distaccati ed insensibili rispetto ai bisogni e alle necessità espresse dai giovani. Questi genitori instaurano con i propri figli una comunicazione di tipo unilaterale, stabiliscono regole in modo arbitrario, non spiegano i motivi alla base delle regole, pur tuttavia esigendo un'obbedienza incondizionata, mostrandosi intolleranti ad ogni forma di chiarimento o di reclamo.
Il problema, oggi, è che la famiglia sta diventando sempre meno un luogo di dialogo e di confronto tra genitori e figli. Per me, in qualità di Educatore professionale, e di Formatore nelle organizzazioni sociali complesse, con esperienze anche nella scuola; è importante parlare dell'importanza della comunicazione tra genitori e figli. Lo faccio nei miei due saggi, che presento qui e che potete leggere in formato e-book ai seguenti link:
Conflitto tra genitori e figli, la crisi del dialogo nella famiglia contemporanea;
Crisi del dialogo in famiglia e disagio giovanile.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Iran: la storia di Omid, 10 anni di carcere per aver riso di Khamenei
Nasrin Sotoudeh con la mamma di Omid Alishenas, protestano davanti al Tribunale Dieci mesi dopo il suo arresto, il giovane Omid Alishenas e’ stato condannato a... Leggere il seguito
Da Nopasdaran
POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Il "gender", la famiglia e la religione
24/06/2015Lo so: il gender, la famiglia e la religione sembrano tre elementi distinti, in realtà sono uno e trino (anche loro) come i teologi riusciranno senza... Leggere il seguito
Da Giuseppe Avignone
OPINIONI, SOCIETÀ, DA CLASSIFICARE -
Papa Francesco a Torino/Compendio di un viaggio
Dopo la solare Napoli e la difficile articolata realtà della Bosnia Erzegovina, ecco Papa Bergoglio finalmente a Torino, in Piemonte. Nel Piemonte delle sue... Leggere il seguito
Da Marianna06
AFRICA, SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ -
Reporter Senza Frontiere contro l’Iran: “intollerabile la persecuzione degli...
La condanna senza appello arriva direttamente dalla ONG Reporter Senza Frontiere – RSF: il regime iraniano deve immediatamente fermare la persecuzione degli... Leggere il seguito
Da Nopasdaran
POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Da Chaaria Mission Hospital (Meru-Kenya)/Turn over presso i nostri piccoli...
Dopo oltre sei mesi di permanenza con noi, oggi abbiamo salutato Bonface che è stato accolto a Nkabune da Sr Anselmina, la quale ci ha invece lasciato un’altra... Leggere il seguito
Da Marianna06
AFRICA, SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ -
Le giovani generazioni sempre più social, ecco il ritratto dei minorenni italiani
La famiglia italiana è sempre più “stretta” e “lunga”: oltre la metà della coppie con figli minorenni ha un solo figlio. E’ quanto emerge dalla relazione... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ
I suoi ultimi articoli
-
Educare al dialogo in famiglia per superare il dsagio giovanile e come intervento di prevenzione contro la violenza sulle donne
-
Dialogo interculturale e italiano L2 nella scuola
-
La scuola italiana deve favorire l'integrazione degli alunni stranieri favorendo l'apprendimento dell'italiano L2 per i giovani in età scolare
-
Combattere la dispersione scolastica ascoltando e dialogando con i giovani