So di non essere affatto simpatico quando parlo di educazione e rispetto ed esprimo il mio malessere nel vivere in una città che dimostra tutto il contrario in così tanti aspetti da lasciare poche speranze. Non lo faccio perché voglio ergermi al di sopra degli altri, molto probabilmente anche io, quale figlio di questa terra, magari inconsapevolmente ho dei comportamenti poco edificanti. Chi è senza peccato scagli la prima pietra eccetera eccetera. Ma quando assisto a certe scene onestamente non posso fare a meno di esprimere il mio sconforto. E lo faccio in queste pagine con buona pace di coloro che non mi sopportano più.
Ultimo episodio ieri al Consiglio Comunale. Confesso che non ci andavo da tempo ed ero più avvezzo ai vecchi consigli fatti nell’ormai perduta vecchia sala consigliare. I manifesti invitavano i cittadini a partecipare ma in sala eravamo due o tre, non di più. Poi ho capito perché. A parte il fatto che la gente ha evidentemente altre cose da fare, chi volesse seguire il Consiglio Comunale in sala troverebbe, come ho trovato io, serie difficoltà.
I riscaldamenti ad aria a tutta manetta facevano un rumore infernale tanto che era difficile capire quello che i consiglieri che prendevano la parola stessero dicendo. Ma la cosa sconcertante era che il rumore più grande e fastidioso proveniva dai banchi dei consiglieri. Parlava Aronne Perugini mentre tre assessori erano assorti in una fittissima conversazione, altri due parlottavano allegramente come fossero al bar, tra banchi della maggioranza altri capannelli e altro chiacchiericcio. Gli unici a stare in silenzio erano il Sindaco e il Presidente del Consiglio. Prende la parola Endrio Ubaldi e la situazione con muta di una virgola. Così via per tutto il tempo in cui ho seguito l’assemblea. Ad un certo punto il disgusto ha preso il sopravvento e me ne sono andato.
Mi chiedo quale forma di rispetto sia. Rispetto verso i cittadini, per quanto pochi, che volevano seguire il dibattito. Rispetto verso i Consiglieri che stavano parlando ai quali si dovrebbe prestare attenzione anche perché , altrimenti, a cosa servirebbe un dibattito pubblico? Soprattutto rispetto verso l’istituzione del Consiglio Comunale e verso il ruolo ricoperto. Come possiamo pensare di avere dei cittadini rispettosi quando chi dovrebbe dare l’esempio lo fa in senso negativo? Come possiamo pensare che i cittadini di Montegranaro dimostrino senso civico, educazione, rispetto quando le istituzioni stesse dimostrano il contrario? Certo, esse sono l’espressione della società, per cui non potremmo aspettarci null’altro. Ma un’impennata di orgoglio, diamine!
Luca Craia