Ottimo che la polizia municipale si dedichi all’educazione stradale, anche allo scopo di evitare multe su multe e i soliti “non lo sapevo” o “ma se sono vent’anni che faccio così” dei malcapitati. Il vigile è amico del cittadino, aiuta, consiglia, previene e solo dopo, dopo, molto dopo reprime il crimine dell’automobilista o ciclista sventato, imprudente, incauto, pericoloso.
Pregiato anche l’uso quasi poetico del termine “velocipede” accostato a “giovanissimi”, una vera perla per un ufficio stampa. Ma che ci fa l’assessore Bordi? Perché non sta ai Bordi? Perché sempre spunta l’uom politico quando la campagna di educazione stradale ha finalità pragmatiche? L’educazione stradale è diventata esclusiva del centrodestra perrista? C’è il copyright del Comune sulla virtù dell’educazione stradale? In ogni iniziativa del Comune deve per forza entrare l’uom politico? Un po’ più di discrezione non sarebbe utile, tanto più che s’approssimano le udienze del processo alla Tamoil e l’assessore stenta a rispondere all’opposizione perché oppresso da forze che lo sovrastano (triste condizione dell’assessore cremonese col quale umanamente non si può che solidarizzare).
0.000000 0.000000Con l’avviarsi della bella stagione e la conseguente maggior presenza di velocipedi (anche tra i giovanissimi) per le strade il Comando della Polizia Municipale promuove una campagna di educazione stradale per ricordare l’importanza del rispetto delle regole anche al fine di evitare eventuali sanzioni. Il secondo incontro di educazione stradale all’uso della bicicletta, rivolto a tutta la cittadinanza, si tiene gioverdì 14 giugno alle ore 17,30 in Sala Eventi di SpazioComune (ingresso da piazza Stradivari, 7). Relatori in questo incontro sono l’assessore alle Politiche Ambientali, Francesco Bordi, il Comandante della Polizia Locale Fabio Germanà Ballarino e il vicecomandante Pierluigi Sforza.