«Voglio l'autentica bellezza che solo un obiettivo può rendere tanto precisamente, presentata senza l'interferenza di effetti artistici.»
domenica scorsa, col marito a teatro a sentire strillare tenori e soprani, ne ho approfittato per andare a vedere questa mostra prima che finisse. in treno, che tanto in auto ci mettevo più o meno lo stesso tempo, con in più lo stress di dovermi aggirare in una città che non conosco in cerca di un parcheggio, per non dire che, facendo i conti, tra benzina e autostrada mi sa che mi è convenuto il biglietto del treno. generalmente all'Ex-Ospedale di Sant'Agostino fanno mostre fotografiche molto interessanti a ingresso libero, però in questa occasione, immagino quale conseguenza della crisi, c'era un biglietto da pagare. di Edward Weston dal vivo non avevo mai visto nulla; mi ha meravigliato la misura ridotta delle stampe esposte, ma ho poi letto che questa era una sua scelta precisa e che spesso addirittura si limitava a stampare i negativi a contatto. Weston aveva un approccio piuttosto particolare con il mondo. intanto nei suoi lavori si è disinteressato completamente dell'attualità e si è invece concentrato su quella che definirei un'accanita ricerca sulle forme. per esempio, fotografava spesso gli ortaggi, magari in sezione, e aveva una predilezione per i peperoni perchè non se ne trovano due uguali.
i nudi poi sono particolari, anche quelli imperniati su una ricerca di forme e di luci che a volte rendono il tutto quasi astratto. mi sono piaciuti anche i ritratti, decisamente originali.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake