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Effemme 2

Creato il 05 luglio 2012 da Martinaframmartino

Effemme 2

Il secondo numero di Effemme è uscito nell’autunno del 2010, in concomitanza con Lucca Comics & Games. Ovvio quindi che riservasse molto spazio a Terry Brooks, uno degli autori più importanti nella storia del fantasy e ospite d’onore alla manifestazione. Vediamo cosa contiene.

La quarta di copertina:

Parliamo di fantasy e di giochi in questo numero. Vi proponiamo uno speciale su Terry Brooks, super ospite dell’edizione 2010 di Lucca Games, una guida ai giochi fantasy e un singolare racconto-gioco che siamo sicuri vi divertirà.

La parte narrativa propone anche stavolta validi “giovani leoni” italiani – Eleonora Rossetti, Bruno Bacelli, Maurizio Cometto e Simone Conti – guidati da un prestigioso nome straniero: la statunitense Pat Cadigan; nota come esponente di spicco del movimento cyberpunk, in C’è vita dopo la riabilitazione? si cimenta in modo originale con il tema vampirico.

Parliamo d’Italia anche con i nostri articoli dedicati Med Fantasy, del contributo al fantastico italiano di due grandi scrittori Lino Aldani e Andrea Camilleri e di tradizioni popolari siciliane. Sul fronte internazionale vi proponiamo James Barrie e La Collina dei Conigli, di Richard Adams.

Occhio anche al mondo del fumetto con un focus sul mondo dei Manga. Videogiochi, cinema e musica completano il numero con articoli su Assassin’s Creed, Harry Potter e i Doni della Morte e la metal band Blind Guardian.

 

L’indice:

SPECIALE TERRY BROOKS

- Terry Brooks, la biografia, di Martina Frammartino, pag. 5;

- Da Shannara al Demone e ritorno, di Martina Frammartino, pag. 10;

- Terry Brooks: il Verbo, il Vuoto e la Genesi, di Cristina Donati, pag. 46;

- Landover: la magia di crescere, di Roberto Paura, pag. 20;

- Terry Brooks e il cinema, di Emanuele Manco, pag. 24;

- Giocare fantasy, di Bruno Bacelli e Luca A. Volpino, pag. 27;

- Avventura in solitario, pag. 32;

- C’è vita dopo la riabilitazione?, racconto di Pat Cardigan, pag. 41;

- Paradiso, racconto di Bruno Bacelli, pag. 54;

- L’ultimo giorno, racconto di Eleonora Rossetti, pag. 58;

- Sogni, racconto di Maurizio Cometto, pag. 64;

- Viaggiatore ai confini del mondo, racconto di Simone Conti, pag. 71;

- La festa dei morti in Sicilia, di Letizia Mirabile, pag. 73;

- Fantasy, Mc Fantasy e Med Fantasy, di Cristina Donati, pag. 75;

- Lino Aldani e la Fantasy italiana, di Salvatore Proietti, pag. 79;

- Fantastico Camilleri, di Emanuele Manco, pag. 84;

- James M. Barrie, l’alter ego di Peter Pan, di Maria Cristina Calabrese, pag. 88;

- La collina dei conigli e l’utopia concreta della Decrescita, di Rita Ricci, pag. 93;

- Assassin’s Creed, cronologia del successo, di MarcoGuadalupi, pag. 100;

- Siete pronti per i Doni della Morte, di Marina Lenti, pag. 103;

- I manga e il fantasy: i maggiori successi degli ultimi anni, di Pia Ferrara, pag. 108;

- Blind Guardian, una storia di Bardi, di Andrea Massacesi, pag. 112.

 

Adoro George R.R. Martin, e penso si percepisca ogni volta che mi trovo a parlare di lui. Perciò dedicare il primo numero di Effemme al creatore delle Cronache del ghiaccio e del fuoco mi aveva dato modo di scrivere un bel po’, e avrei fatto ben di peggio se non avessimo avuto limiti di spazio. I miei sentimenti per Brooks sono molto più tiepidi. È stato uno dei primi autori che ho scoperto, dopo J.R.R. Tolkien e Michael Ende e prima di Marion Zimmer Bradley e mi è piaciuto. Mi sono quasi sempre divertita con le sue storie, ma non l’ho mai amato alla follia, ìfForse anche per colpa dell’eccessiva somiglianza fra La spada di Shannara e Il signore degli anelli. Certo, non mi sono fermata a quel primo romanzo. Ho letto Le pietre magiche e La canzone di Shannara, la trilogia degli Eredi di Shannara, il prequel Il primo re di Shannara, il secondo volume del Ciclo di Landover, la trilogia Il Verbo e il Vuoto, l’adattamento di Hook e l’autobiografia A volte la magia funziona. A parte Landover gli altri erano tutti divertenti da leggere, ma in genere non mi hanno lasciato nulla. Non ho mai passato del tempo a rimuginare su quanto avevo appena letto come ho fatto con altri autori. Leggevo e passavo oltre, anche se Il demone mi è piaciuto molto. Originale e interessante, per me è la migliore creazione di Brooks, peccato che i due seguiti non siano stati all’altezza.

Questo per dire che si tratta di un autore che conosco abbastanza anche se non mi reputo un’esperta e che non desta in me la voglia di scrivere tutto e anche di più. Però la voglia di scrivere c’è sempre, e così ecco che proprio un mio articolo apre la rivista.

Terry Brooks, la biografia è basato fortemente su A volte la magia funziona. Avevo già preso una volta il libro in biblioteca per curiosità, l’ho ripreso per quest’articolo. E visto che non è più in commercio qualche tempo fa ho finito con il comprarlo usato, e ho fatto bene visto che l’ho già usato in diversi altri articoli.

L’articolo successivo, Da Shannara al Demone e ritorno, ho dovuto scriverlo. Questa era una cosa importante, almeno per me. Avevo già scritto alcuni articoli su FantasyMagazine nei quali facevo chiarezza sui vari volumi che compongono alcune saghe particolarmente complesse, e quella di Shannara era già nel mio mirino prima della decisione di realizzare quest’almanacco. Non solo, penso che tutti in La spada di Shannara abbiamo notato quegli accenni alla fine di un’epoca che fanno sospettare che il mondo di Shannara sia in realtà il nostro in un futuro molto lontano. Per dirla come Robert Jordan, La Ruota del Tempo gira e le Ere si susseguono. Ecco, questo passaggio dalla tecnologia alla magia mi affascina, e non potevo non notarlo. E poi ho davvero amato Il demone. Quando Brooks ha iniziato il suo lavoro di collegamento delle due saghe ha semplicemente riempito quei buchi di cui conoscevo l’esistenza. Sapevo – e come me sicuramente lo sapeva la maggior parte dei lettori – che quelle due saghe avevano ottime potenzialità per diventare una sola, se non lo erano già. Perciò dovevo parlarne, anche se non ho mai letto i libri di collegamento. In seguito ho revisionato quell’articolo aggiungendovi tutti i titoli nuovi, le traduzioni e le nuove informazioni sulle ultime opere, e l’ho pubblicato su FantasyMagazine. Si trova a questo link: http://www.fantasymagazine.it/rubriche/16560/terry-brooks-la-saga-di-shannara/

Terry Brooks: il Verbo, il Vuoto e la Genesi si sofferma sulla prima trilogia e sul lavoro svolto da Brooks per passare dal nostro mondo (più o meno) a uno prettamente fantasy, ed è molto interessante.

Landover: la magia di crescere mi ha fatto riflettere. Io ho letto solo il secondo volume del ciclo, incappando in un errore abbastanza facile per un lettore di fantasy: iniziare a leggere una saga dal volume sbagliato. Il romanzo non mi è piaciuto, probabilmente perché Brooks usa un tono più leggero e io amo cose più epiche (con le dovute eccezioni, vedi David Eddings). Però a leggere quest’articolo mi sono chiesta quante cose ci siano in quei romanzi che non ho neppure notato. Va bene, ne ho letto uno solo, quindi è poco per giudicarli tutti, e l’ho letto pure una ventina d’anni fa, quando i miei strumenti per analizzare le opere erano meno affilati di adesso, ma non ho notato nulla di quanto si dice qui. Meriterebbero un altro sguardo questi romanzi, ma mentirei se dicessi che glie lo darò. Ho troppo poco tempo e troppe cose da fare. Però c’è da riflettere.

Terry Brooks e il cinema racconta sinteticamente i progetti sfumati e quelli in forse. Scritto bene, ma visto che non sono interessata a un eventuale adattamento cinematografico dei romanzi il testo mi interessa ben poco. Per chi lo ama, però, può essere fonte di frustrazione vedere progetti iniziati, messi in forse e poi sfumati del tutto.

La parte monografica della rivista finisce qui, anche se io ho scritto un altro articolo. L’ho fatto di testa mia, senza comunicare nulla a Emanuele se non a cose fatte, ma anche se l’articolo gli è piaciuto è stato costretto a tagliarlo. Effemme 1 comprende 100 pagine, Effemme 2 ne comprende 126. Già così abbiamo sforato abbondantemente, non era proprio possibile pubblicare altri articoli, e visto che il mio non era originariamente previsto, e che io ne avevo scritti altri, invece che su Effemme è stato pubblicato su FantasyMagazine. Si tratta di Lester e Judy-Lynn del Rey: la nascita della fantasy moderna, ed è disponibile a questo link: http://www.fantasymagazine.it/approfondimenti/13421/lester-e-judy-lynn-del-rey-la-nascita-della-fanta/. L’articolo è interessante (e la mia modestia non ha confini), ma sento la mancanza di una citazione di George R.R. Martin. Ho scritto queste pagine in agosto, mentre ero in vacanza, e per farlo mi sono potuta basare solo sulla manciata di libri che mi ero portata dietro. Naturalmente dopo averlo consegnato, e dopo essere tornata a casa, ho scoperto che Judy-Lynn è stata l’acquirente del primo racconto di Martin, L’eroe. Lì non c’è scritto, rimedio parzialmente ora segnalandolo qui.

Giocare fantasy fa una rapida carrellata sui vari tipi di gioco. Utile per chi, come me, è abbastanza ignorante sull’argomento e non abbia voglia di fare ricerche per conto suo per capirci qualcosa in più.

Avventura in solitario è un breve racconto strutturato come i famosi libri-game. Carino per chi si diverte con queste opere, ma già tanti anni fa io avevo deciso che a me non interessavano. Si gioca, e chi apprezza lo spirito del gioco si diverte, ma io preferisco una buona lettura.

C’è vita dopo la riabilitazione? presenta personaggi che non amo, i vampiri, ma la storia è molto insolita. Nonostante il soggetto mi è piaciuta, è scritta bene, solida, i personaggi sono interessanti e la curiosità di vedere quel che accadrà viene mantenuta fino alla fine.

Paradiso. Non ricordo nulla. C’è un motivo per cui alcune cose rimangono e altre vengono completamente rimosse?

L’ultimo giorno. Inquietante.

Sogni. Altro racconto di cui non ricordo nulla.

Viaggiatore ai confini del mondo. Mi era piaciuto, mi pare. Evidentemente in questo numero la mia attenzione si è soffermata di più sulla parte saggistica, perché ho letto tutti i testi nell’ordine di pubblicazione, ma la mia memoria ha dei vuoti notevoli.

La festa dei morti in Sicilia è uno dei classici articoli fatti per affascinarmi. Adoro leggere testi dedicati a mitologia e folklore, ed ecco che qui ne ho trovato uno. Dovremmo scriverne di più.

Fantasy, Mc Fantasy e Med Fantasy invece non è esattamente nelle mie corde. Cioè, va bene la parte iniziale sul genere, con la percezione di chi non lo legge e le citazioni dei classici, ma quando si arriva agli italiani io perdo interesse. Non mi interessa la nazionalità dell’autore dei libro che sto leggendo, mi interessa se quel libro mi piace o no. E non mi interessa se parla dell’Italia o di ambientazioni di tipo italiano. Perciò analisi che parlano della specificità del genere qui da noi per me hanno poco significato, anche se so che a molti questo tipo di discorso interessa. L’articolo comunque è scritto bene, e il limite è più mio che del testo.

Lino Aldani e la fantasy italiana parte, suo malgrado, con una premessa negativa. Anni fa io ho letto Nel segno della luna bianca, scritto da Aldani insieme a Daniela Piegai, e mi sono annoiata. Perciò, con tutto il rispetto per lo scrittore, non sono particolarmente interessata alle altre sue opere, anche se l’articolo è interessante.

Fantastico Camilleri mi ha sorpresa. Per la maggior parte delle persone Camilleri è l’autore del Commissario Montalbano, anche se io, pur avendo letto quattro romanzi suoi, sono stata ben lontana dal Commissario. Scoprire che anche lui in alcune opere si è accostato al fantastico è stata una piacevole sorpresa, fornita da questo articolo molto puntuale e interessante.

James M. Barrie, l’alter ego di Peter Pan traccia una rapida biografia di Barrie, e a volte servono articoli come questo, che ci dicano chi sia stato quel grande personaggio che tutti conosciamo di nome… e solo di nome. Non sono una fan di Peter Pan, probabilmente da bambina mi era piaciuto ma da adulta mi ha annoiata, e non sopporto la versione Disney, decisamente maschilista anche se il coccodrillo è simpatico. Però l’articolo getta luce su un autore trasformandolo, da un semplice nome a una persona, e non mi pare poco.

La collina dei conigli e l’utopia della decrescita è un altro articolo su un romanzo che teoricamente non mi interessa. Lo so che è famosissimo, ma a me piace che i protagonisti siano persone, non animali. Però… Avete mai letto qualcosa scritto da Rita Ricci? È bravissima. Mi ha quasi fatto venire voglia di leggere il romanzo di Richard Adams, tanto ne parla bene. Peccato che la mia lista di libri che devo leggere è talmente lunga da far paura persino a me. Analisi interessantissima ma nonostante questo di facile lettura, perché non c’è bisogno di essere per forza complicati per esprimere concetti importanti.

Assassin’s Creed, cronologia del successo parla di romanzi che non mi interessano minimamente, ma mi ha comunque interessata. So di non poter leggere tutto, ma avere una conoscenza di base su determinati argomenti è comunque una cosa che mi fa molto piacere.

Siete pronti per i Doni della Morte? è il solito articolo di Marina Lenti: chiaro, esaustivo e capace di metterti una voglia di leggere il libro (o, come in questo caso, vedere il film) come poche altre persone sanno fare. Se qualcuno pensa che la saga di J.K. Rowling sia solo per bambini gli consiglio di leggere qualcuno di questi articoli, giusto per capire cosa c’è dietro tutte quelle parole che hanno stregato milioni di lettori.

I manga e i fantasy: i maggiori successi degli ultimi anni. Confesso la mia ignoranza sull’argomento, a volte mi capita di leggere una graphic novel ma non ho mai letto un manga in vita mia. E non ricordo nulla di quest’articolo, anche se Pia è una che sa scrivere.

Blind Guardian, una storia di Bardi da un certo punto di vista mi fa tirare un sospiro di sollievo: non sono l’unica a sforare clamorosamente dai limiti di spazio. Si tratta di musica che non conosco e che non mi attira neppure, ma a tratti l’articolo era molto interessante. A volte mi perdevo, ma quando il testo si avvicinava di più alla narrativa allontanandosi un po’ dalla musica catturava in pieno la mia attenzione.

Chiudo, ovviamente, con il link per acquistare la rivista: http://www.delosstore.it/delosbooks/scheda.php?id=37318



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