Il disastro di Chernobyl (Černobyl’) è stato sicuramente il più grave incidente nucleare della nostra storia, l’unico al livello 7 (il massimo) della scala INES dell’IAEA. La triste data da ricordare è il 26 aprile 1986 alle ore 1:23:45 nella Centrale nucleare V.I. Lenin di Černobyl’, in Ucraina nei pressi del confine con la Bielorussia, al tempo repubbliche dell’Unione Sovietica. Durante un test definito “di sicurezza” (era già stato eseguito precedentemente sul reattore n°3), vennero violate tutte le regole di sicurezza causando un incontrollato aumento della potenza e della temperatura del nocciolo del reattore 4 della centrale: la conseguenza fu la scissione dell’acqua di refrigerazione in idrogeno ed ossigeno a pressioni tanto elevate da provocare la rottura delle tubazioni di raffreddamento. Idrogeno e grafite incandescente vennero in contatto con l’aria, che a sua volta, innescò una fortissima esplosione e il disastroso scoperchiamento del reattore.
Ora vorremmo che fossero le foto desolanti, scattate 20 anni dopo il catastrofico incidente, a raccontare una favola di morte dove, per una volta, il “lupo cattivo” siamo noi. Fatalmente (e involontariamente) impersoniamo anche Cappuccetto Rosso. Oggi i residenti della città fantasma sono cervi solitari e lupi affamati.
Una scuola dove i bambini non potranno più correre…
Solo bambole rotte e culle piene di polvere nell’ asilo nido.
Il Parco di Divertimenti che era in fase di apertura il primo maggio del 1986, circa un mese dopo la sciagura.
Corridoio di un ospedale.
L’ ospedale è stato sottoposto a un ingente quantitativo di radiazioni, le prime vittime furono proprio i pazienti presenti al momento dell’ esplosione.
Piscina abbandonata a sè stessa.
Malformazioni genetiche imputate alle radiazioni provenienti dalla carcassa della centrale nucleare.
www.youtube.com/watch?v=2M3yHtnbsgo
Ecco invece gli effetti catastrofici della malformazione indotta dal nucleare sugli animali.
Inviato il 07 marzo a 08:41
perchè i medici fanno vivere questi poveri esseri per farli soffrire, dato che l' essere umano è stato cosi ingiusto e crudele.