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Nei sei giorni che il Signore creò il modo vi mise un sacco di meraviglie per ricordare all'uomo chi è l'onnipotente,al sesto giorno sentì il bisogno di rilassarsi e decise di creare un posto rilassante,protetto e all'altezza di tutta la magnificenza creata fino a quel momento...creò le valli di Fiemme e Fassa...e il settimo giorno si roposò.
Per lavoro mi sono trovato ad andare spesso a Cavalese,in Val di Fiemme,la mia presenza li è sempre stata tiranneggiata dal tempo,arrivavo,svolgevo il mio lavoro e me ne andavo.Il mio desiderio però era quello di tornarci,un giorno o l'altro,in ferie,per poter conoscere quel posto che,a dispetto della mia fretta,mi comunicava tanta tranquillità.
Ecco che finalmente un giorno decido di andare fin lassù in totale relax,per vedere la segheria veneziana e la cascata che avevo trovato sui cartelli turistici in loco.
Arrivo e riesco finalmente ad ammirare la Casa della Magnifica Comunità di Fiemme,un imponente edificio costruito intorno all'anno 1000 che ha svolto funzioni residenzial-amministrative per i Principi Vescovi che amministravano la zona e che adesso funge da sede per la Magnifica Comunità di Fassa.
Guardandola pare una caramella tanto sono arrotondati gli spigoli e vivaci i colori.
Parcheggiata la macchina faccio una sosta alla Bottega del pan Betta,un posto dove fanno pane,dolci e pizzette che definire fenomenali è dir poco!Bene,dopo un estasiante spuntino decido di seguire i cartelli per la segheria e la cascata che,dapprima mi mandano giù per una strada nel bosco,poi spariscono,poi ricompaiono ,poi mi trovo su uno stradone,poi un pò a intuito,un pò a fortuna mi trovo davanti alla tanto agognata segheria veneta...chiusa.
Si,perchè in pieno periodo turistico dopo una scarpinata che potevo farmi in macchina scopro che la segheria,in pieno periodo turistico,è aperta solo due ore al giorno dal martedì alla domenica e da luglio a inizio settembre...consiglio?Se v'interessa ,prima di fare tanta fatica,informatevi dall'Apt locale su quando,e se, è aperta.Sconsolato da ciò ma non affranto proseguo il mio calvario sotto al sole per cercare di vedere almeno la cascata,proseguo a tentoni lungo la strada e finalmente trovo un cartello che mi conferma che sono sulla strada giusta e m'indica di proseguire,così faccio e arrivo all'incrocio con...la statale,adesso,va bene tutto ma attraversare la statale della val di Fassa in periodo turistico,senza semaforo o strisce pedonali,per andare alla scoperta di una cascata che non so dov'è e,a questo punto,se c'è e com'è,non mi pare proprio il caso.
La rabbia e la delusione mi danno la forza per l'inerpicante risalita del pendio,mugugnano ripasso davanti alla segheria e arrivo in paese.
Cavalese pare essere un grande specchietto per le allodole....no,non può essere così,non posso aver preso un tale abbaglio,non posso aver buttato tanto tempo e,con quello che costa,gasolio per il viaggio!
Torno allora a una vecchia tecnica d'esplorazione,inventata ancora nella preistoria e portatrice di sensazionali scoperte:il vagabonding.
Zonzoneggio per il paese e trovo un cartello che indica una passeggiata,lo seguo e ne trovo un altro che indica una galleria...ok,hanno catturato la mia attenzione,adesso devono stupirmi.Arrivo alla galleria,m'inoltro,mi sento come Batman,la galleria finisce e...sento un rumore che ben conosco:rulli,i rulli d'una funivia...la funivia del Cermis!Tristemente nota in quanto varie volte si è trovata sulla traiettoria di sconsiderati piloti d'aereo con tragiche conseguenza.
A questo punto può esserci la svolta,vado a farmi un giro sull'altopiano del Cermis,non tutto è perduto,la speranza e la gioia mi fanno arrivare alla biglietteria dove do un'occhiata al listino prezzi...ok,vado alla fermata intermedia,sicuro risparmio qualcosa.
Prima di partire però finisco di guardare Cavalese e scopro che ha un parco che,in proporzione,non ha nulla da invidiare al Central Park di New York,il paese nemmeno si vede,la gente si legge libri sulle panchine,gioca con i bambini,gioca a tennis...calma,quiete e tanto relax.Inoltre nel parco c'è il Banco della Reson,una specie di tavolo in pietra con intorno deu serie di panche circolari dove,in tempi passati,gli amministratori della comunità si riunivano per fare politica e celebrare processi.
Finito il giro nel parco e in paese prendo la macchina e mi dirigo alla stazione intermedia della funivia,il tempo stringe:a una certa ora la funivia chiude,chi è giù è giù e chi è su è su,mentre mi dirigo all'obbiettivo scopro un cartello che indica la famosa cascata che andavo cercando in mattinata...ormai quella può attendere.
Arrivo alla funivia e leggo il listino per vedere quanto avrei risparmiato a salire da li...dov'era sta cascata?
Per via della crisi rinuncio all'ascensione,mi guardo un pò intorno,scopro che vicino alla funivia c'è un parco avventura e mi dirigo verso la cascata.
Arrivo al parcheggio,una moltitudine di gente ma di cascate nemmeno l'ombra,inizio la camminata e trovo un cartello che indica un abete "Monumentale",monumentalmente interessante e devio dalla cascata...allora,che a Cavalese avessero tagliato i fondi per i cartelli lo avevo capito ancora in mattinata,ma che avessero tagliato i fondi anche per i metri non lo sapevo:il cartello indicava la veneranda pianta a 500metri...i 500 metri più lunghi della mia vita!
Il sentiero per arrivare alla pianta si snoda nel bosco e arriva a una radura che è un piccolo paradiso per le bracciolate estiva:c'è una fontanella con acqua fresca e una zona attrezzata con barbeque e sostegno per padella da polenta,mai vista una cosa simile!Continuando per 150metri cavalesani,m'inoltro nel bosco,era da tempo che non andavo in un bosco così bosco,all'improvviso m'accorsi che la retta via era smarrita e mi ritrovai davanti ad un cartello che avvisava che l'abete monumentale era alto 30 metri aveva un diametro alla base di 4,5 metri e era vecchio di 200 anni...mi guardo d'intorno e vedo una pianta che dimostrava tutti i suoi 200 anni,insomma l'abete monumentale forse aveva bisogno di un piccolo restauro,comunque faceva la sua figura.
Tornando alla macchina passo anche dalla cascata...WOW! non aggiungo altro,nemmeno la foto...si,sono sadico.
Sulla via del ritorno traccia il bilancio della giornata,cosa c'è da vedere a Cavalese?Non molto,cosa c'è da vedere sul Cermis?Bho,non ci sono andato,ci passerei un week-end a Cavalese?
Certamente,il paese non è di quelli che puoi spostare ovunque e ha qualcosa da vedere,Cavalese è in val di Fassa e ciò basta a renderlo interessante da vedere:c'è la natura,c'è il relax,ci sono i ritmi della vita a misura d'uomo,c'è il fresco che d'estate non guasta,c'è la bottega del pan...c'è Cavalese insomma.
Dopo una giornata a scoprire Cavalese sono sempre più convinto che qualcuno abbia creato le valli di Fiemme e Fassa come suo personale ed esclusivo resort.
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