Mentre scorrono inesorabilmente le ore e il trono del "Rais" traballa sempre di più, le notizie degli scontri avvenuti al Cairo ci cominciano ad elencare un numero crescente di morti e di feriti.
Notizie, per altro, dal punto di vista numerico abbastanza discutibili.
Perchè non accertabili sul luogo, visti i disordini ancora in corso e l'inaccessibilità sul posto di chiunque , se non a proprio rischio e pericolo.
Fumo negli occhi, dunque, per gli occidentali .
Certamente quegli occidentali, che conoscono solo l'Egitto vacanziero.
Quello appunto dei resort e delle crociere in battello sul Nilo, e adesso saranno costretti a cercarsi mete più rassicuranti per le prossime vacanze.
E poi si sa che ogni rivoluzione ha i suoi caduti sul campo.
Altrimenti che rivoluzione sarebbe?
Ce lo direbbe anche un bambino.
Lasciando perdere, comunque, le colorite fantasie rivoluzionarie del nostro immaginario, appare molto chiara invece e ragionevole la posizione di El Baradei per un futuro Egitto, libero e democratico.
Ed è alle sue parole che bisogna prestare orecchie e molta attenzione.
Giustamente il Nostro precisa che si tratta solo di finzioni costruite "ad arte" quando si vuol far credere ad Usa ed Europa che l'Egitto del dopo-Mubarak sarà loro ostile e sopratutto fondamentalista.
Ieri lo stesso Obama ha detto perentorio : transizione subito!
Signi ficherà qualcosa anche nell'assetto geo-politico generale?
E El Baradei chiarisce subito che nessuna possibilità di dialogo per gli esponenti del suo movimento esiste con una personalità ambigua come Omar Suleiman, appartenente alla vecchia classe politica dirigente .
C'è bisogno di "nuovo" e subito in Egitto e sappiamo tutti il perché.
Un eventuale rientro di Mubarak sarebbe solo un rimedio peggiore del male specie poi , decisamente truffaldino,se lo si volesse propagandare per un tentativo di ripristino della calma nel Paese.
Morti, feriti e disordini a parte, l'intelligentsia egiziana deve essere messa in condizione di poter lavorare per dare al proprio Paese ciò che promette in termini di libertà ,democrazia e quindi di autentico sviluppo.
Certamente la posizione strategica del "Paese dei faraoni" suscita gli interessi di molti e sopratutto fuori del Medioriente, e continua, come in passato, a tenere desti gli appetiti un po' di tutti.
Ma la Storia per fortuna cammina dritta, procede nel suo corso, proprio come il fiume va necessariamente al mare, nonostante un qualche venticello potrebbe sembrare soffi esattamente al contrario e possa quindi costituirgli impedimento.
Buona fortuna, Egitto.
Gli uomini e le donne liberi, ad ogni latitudine, sono con te.
Stanne pur certo.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)