Oggi i telefoni cellulari resteranno muti in tutto l’Egitto. Per la seconda volta in pochi giorni, il regime di Mukarak spera di isolare i dimostranti con il black out delle comunicazioni mobili. Anche internet è al buio, dopo la chiusura dei router che instradano il traffico dei dati digitali in tutto il paese. L’88 per cento dei siti internet egiziani non funziona. Accecati i blog e i siti di controinformazione, restano accessibili le pagine internet che non si occupano della rivoluzione in corso. L’ultimo fornitore d’accesso a Internet ancora in funzione in Egitto, il gruppo Noor, è stato bloccato ieri alle 21.46 (ora italiana). Qualche spiraglio, tuttavia, c’è ancora.
I vecchi modem analogici a 56k possono essere utilizzati su una linea telefonica messa a disposizione da un network francese. Google e Twitter hanno messo a disposizione degli oppositori egiziani un sistema che permette di inviare tweet aggirando internet.
Ci sono tre numeri telefonici internazionali – uno dei quali è italiano – per lasciare un messaggio vocale che sarà poi trasformato in un tweet, usando la parola chiave egypt:
+1 65 04194196
+97 31 6199855
+39 06 62207294
Gli utenti possono ascoltare i messaggi usando gli stessi numeri telefonici o visitando l’indirizzo:
twitter.com/speak2tweet
Infine c’è Tor, ovvero The Onion Router, sistema di comunicazione anonima per Internet. Protegge gli utenti dall’analisi del proprio traffico web attraverso una moltiplicazione di router gestiti da volontari e garantisce traffico anonimo in uscita dal computer dell’utente che lo installa. Tor è stato progettato dalla Electronic Frontier Foundation ed è gestito da The Tor Project.
”Abbiamo pensato che la rete fosse sotto attacco” – dice il direttore esecutivo Andrew Lewman – e infatti da quando è scoppiata la rivolta sono quadruplicati i clienti”. Dall’Egitto sono arrivate circa tremila richieste al secondo da egiziani.
”Tor funziona perfettamente – si legge sul sito – stiamo lavorando con i nostri contatti in Egitto per verificare eventuali filtraggi e garantire che funzioni sulla loro rete. Esortiamo tutti gli egiziani a considerare che qualsiasi Internet provider potrebbe registrare dati che le autorità possono decodificare o analizzare. Abbiamo bisogno di lavorare insieme per mantenere Internet aperto. Donate per contribuire a mantenere vivo il movimento di protesta e il 100% della vostra donazione andrà in loro sostegno”.
COMMENTI (3)
Inviato il 20 novembre a 20:06
Maroni e Berlusconi a Tunisi. “Basta mandarci criminali” protesta il governo tunisino
Inviato il 20 novembre a 20:05
"Ieri ho comprato un iPhone e oggi è morto Steve Jobs. Quasi quasi faccio l'abbonamento a Mediaset Premium..."
Inviato il 20 novembre a 20:05
Il nazismo ha ucciso sei milioni di ebrei. Ma dicono che abbia fatto anche cose sbagliate.