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Egitto / L'apparente sconfitta di Morsi e la longa manus degli USA

Creato il 15 ottobre 2012 da Marianna06

 

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La notizia che proviene  dall’Egitto di Morsi e dei Fratelli Musulmani, la quale circola, da ieri, sui “media” di mezzo mondo, è che il procuratore generale egiziano Abdel Meguid Mahmoud, nominato dal precedente regime, nonostante l’intransigenza degli attuali politici in sella, ha avuto piuttosto partita vinta nella sfida con il presidente  in carica  Morsi, sostenuto dal partito dei “barbuti”.

Scacco matto ai “barbuti”, insomma.

Il magistrato egiziano, infatti, era stato rimosso dal suo incarico e,in cambio,per non estrometterlo  del tutto dalla vita pubblica ,data la popolarità dell’uomo, era  stato nominato ambasciatore a Città del Vaticano.

E questo era accaduto, giorni addietro, dopo la nota decisione dell’assoluzione di tutti gli imputati accusati di uno dei più violenti episodi  della rivoluzione egiziana.

Sentenza che, fuori dell’aula di tribunale, aveva  scatenato nel Paese,che brama effettivamente il “nuovo” e la risoluzione dei suoi molteplici  insoluti problemi, una crescente ondata di indignazione.

Quanto verificatosi, a proposito di “primavere arabe” in generale e della politica Usa di Obama in quell’area, Egitto incluso ovviamente, deve però, a ben pensarci, accendere in noi una” lampadina” e portare ad una riflessione,trattandosi di un fenomeno per certi versi nuovo e interessante, paragonabile semmai a quello che può essere un laboratorio politico in atto.

Come con la defenestrazione delle alte cariche militari del regime precedente, con l’esplicita presa di distanza da Theran e con il veto agli stessi Fratelli Musulmani di dare luogo a manifestazioni di piazza, il presidente egiziano Morsi ha già rassicurato gli USA e l’Occidente, così è accaduto anche questa volta.

E la “cosa” , contro il pensiero dei profeti di sciagura, ha una valenza positiva oltre che rassicurante.

La ripresa economica dell’Egitto non può, infatti, che venire dalla vicinanza all’Europa e agli USA.

Un suggerimento di lettura per comprendere meglio che cos’è l’Egitto e fugare le ombre di un’islamizzazione tut court possono essere anche i romanzi dello scrittore egiziano Gamal al Ghitani.

 

   Marianna Micheluzzi ( Ukundimana)


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