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Egitto nel caos: saltano le vacanze?!

Creato il 11 luglio 2013 da Federica

Crude e violente sono le immagini che ogni giorno ci arrivano dall’Egitto; quotidiani e telegiornali trasmettono costantemente scene di morti e sangue provenienti dall’intero paese e, in particolare, dal Cairo, città da cui il golpe ha preso vita.

L’attuale Costituzione è stata annullata, gli scontri tra i manifestanti e i Fratelli Musulmani si fanno sempre più cruenti e la situazione pare volgere verso un’inevitabile guerra civile eppure, navigando in rete tra i portali delle agenzie di viaggi,  sembra non essere cambiato proprio nulla.

Innumerevoli, come al solito, rimangono infatti le offerte per le località balneari affacciate sul Mar Rosso e, nonostante i dubbi e le preoccupazioni di quanti, avendo prenotato in anticipo le proprie vacanze, ora non si sentono molto sicuri di partire, i tour operator continuano a proporre queste mete rassicurando tutti quelli che, presi dell’ansia, chiedono addirittura di essere rimborsati.

Ma c’è da fidarsi?

Per chiarirsi le idee è perciò opportuno documentarsi traendo informazioni da fonti autorevoli e affidabili; ecco ad esempio ciò che, in data 8 luglio 2013, è stato reso noto dall’ambasciata italiana al Cairo:

Si sconsigliano i viaggi  nel Paese con destinazioni diverse dai resorts situati nelle località turistiche del Mar Rosso (Sharm el Sheikh, Marsa Alam e Hurgada) ed in quelle della costa nord (Marsa Mathrou), dove al momento non si registrano elementi di criticità. 
Si suggerisce fortemente  di evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche ed in particolare nelle città.
A causa della presenza di un quadro di sicurezza altamente precario in Nord Sinai, si sconsigliano viaggi e spostamenti in tale regione.”

ma si precisa:

“Occorre tuttavia ricordare la presenza, in particolare nella Penisola del Sinai, di tribù beduine responsabili di atti di intimidazione e di violenza: blocchi stradali (che hanno coinvolto anche gruppi di turisti italiani), scontri con armi da fuoco, ripetuti sequestri, anche di turisti, in particolare nella zona di Nuweiba e in direzione del monastero di Santa Caterina. Si registra dunque un clima di instabilità e turbolenza di cui ogni connazionale deve essere consapevole: appare pertanto opportuno limitare al massimo, in tutto il Paese, gli spostamenti all’esterno dei villaggi turistici, evitare escursioni nel deserto, specie quelle con destinazioni più lontane, ed evitare lunghi spostamenti per via terrestre (privilegiando, ove possibile, il mezzo aereo, specie da/per la Capitale).  Si raccomanda inoltre di affidarsi a Tour Operators in grado di assicurare ottimali cornici di sicurezza, evitando viaggi singoli e/o organizzati da agenzie od operatori non certificati.”

Nonostante appaia difficile da credere i resort sembrano quindi essere come delle piccolo oasi di pace, degli angoli di tranquillità in un paese nel caos più totale.

Da ciò che è stato detto penso perciò che, chiunque sia ormai in procinto di partire debba sforzarsi di farlo il più serenamente possibile, sicuramente mantenendosi informato sulla situazione ma cercando anche di godersi al meglio il proprio  soggiorno.

Allo stesso tempo  ritengo però che tutti coloro che  hanno ancora la possibilità di scegliere, per quest’anno optino per qualche altra meta (d’altronde di posti belli il mondo ne ha tanti!!!), nonostante i prezzi dei pacchetti turistici si faranno, con grande probabilità, sempre più convenienti. In questo modo, infatti, non solo si eviterà di correre dei rischi inutili ma ci si garantirà anche la possibilità di visitare un paese bello come l’Egitto in un clima più tranquillo e rilassato che dia l’opportunità di ammirare non soltanto la bella spiaggia e lo splendido mare, ma anche le meraviglie storiche e culturali situate in località ad oggi altamente sconsigliate.

 



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