Ieri è stato il “Giorno della collera“, indetto dai Fratelli Musulmani. Il Cairo si è macchiata ancora di sangue, durante gli scontri avvenuti tra manifestanti pro-Morsi e le forze dell’ordine. Il bilancio è di 173 morti nelle ultime ventiquattro ore, mentre si parla di 1.330 feriti in tutto il Paese. Le persone arrestate sarebbero almeno 1.000, tra cui Mohamed al Zawahiri, il fratello di Ayman al Zawahiri, il capo di Al Qaeda.
Quest’oggi, i sostenitori di Morsi si sono barricati nella Moschea al-Fatah al Cairo, ma i militari hanno lanciato un ultimatum, invitando allo sgombero entro le ore 13.00 locali. I manifestanti, circa un centinaio, non hanno lasciato il sito religioso, pertanto è cominciato l’assedio delle forze dell’ordine, che sarebbero riuscite a sgomberare la Moschea.
Durante l’assalto, quattro giornalisti italiani sono stati fermati: Gabriella Simoni e l’operatore Arturo Scotti di Mediaset ed altri due giornalisti Rai. La Simoni ha fatto sapere che stano bene e che saranno riaccompagnati in albergo quanto prima. Nel frattempo viene reso noto che secondo il gruppo filo-governativo Tamarrod, il presidente egiziano, Adli Mansur, avrebbe firmato in mattinata un decreto che sancisce l’inserimento della Fratellanza Musulmana nella lista delle organizzazioni terroristiche.